Dall’università di Naruto in Giappone arriva l’ennesimo studio sul beneficio psicofisico che si trae praticando il coito con Madre Natura. La ricerca, condotta dal professor Hatake, ha preso in esame 40 soggetti di entrambi i sessi ai quali è stata effettuata una scansione del cervello (fMRI) per monitorare l’attività cerebrale durante l’orgasmo. La metà delle persone durante l’esame praticava del sesso autoindotto, mentre all’altra metà è stato chiesto di raggiungere l’apice del piacere con un albero. I risultati, illustrati nell’immagine seguente, non mostrano dubbi: non solo il sesso 100% vegano trasmette al corpo più piacere, ma stuzzica la ghiandola pineale stimolando la sua attività.
Non è un caso che lo studio arrivi dal Paese dove la Chiesa cattolica non ha mai avuto influenze sulle abitudini sessuali delle persone, e quindi i suoi abitanti siano maggiormente aperti ad attività che da noi verrebbero definite “scandalose”. Il coraggioso professor Hatake ha condotto lo studio dopo che le lobby vaticane hanno cercato di mettersi in mezzo, cercando di deviare il pensiero orientale. D’altronde i giapponesi praticano il coito al naturale da millenni: testimonianze si possono trovare nei dipinti medioevali nipponici (Ukiyo-e), e ancora oggi in alcune pubblicazioni artistiche da noi ritenute “pornografiche”. I naturopati come me sanno bene invece che il successo nella vita dei giapponesi, popolo con il primato di longevità, deriva anche dalle loro abitudini sessuali così naturali e diverse dalle nostre.
Lo studio giapponese avalla d’altronde in maniera scientifica quello che già tra i miei colleghi si sa da decenni, ovvero che l’attività sessuale deve essere praticata nella maniera più naturale possibile. Big Pharma, in combutta con la lobby dei produttori di film pornografici, sta cercando di deviare il pensiero sessuale facendo passare il messaggio che usare attrezzature artificiali (quali dildo, vibratori o bambole gonfiabili) renda il coito più piacevole e interessante. Niente di più sbagliato! E per fugare i dubbi delle mie lettrici, anche gli ausili ortofrutticoli non sortiscono sulla ghiandola pineale lo stesso effetto che trae invece lo scambio fisico-trascendentale tra due corpi ancora in vita.
Questo non vuol dire che non potete più concedervi al vostro partner: un’attività sessuale in compagnia, purché non accompagnata da accessori, è comunque preferibile al solitario. L’ideale è alternare le due attività, e scoprire assieme nuovi magici orizzonti coinvolgendo anche il/la proprio/a compagno/a nella pratica del sesso vegano. Io ho scoperto questo mondo quasi per caso 17 anni fa grazie a un platano piantato nel giardino di casa mia che ho chiamato Eugenio: da quel momento ho avuto come un risveglio dei sensi, e attività come l’urinoterapia e la geoingegneria clandestina che fino a quel momento generavano in me solo dei dubbi, improvvisamente sono diventate solide realtà. Da allora pratico sesso quasi solamente con lui, per massimizzare il risveglio della mia ghiandola pineale.