Può il terzo segreto di Fatima avere a che fare con le tanto famigerate scie chimiche? Senza dubbio si tratta di un accostamento apparentemente assurdo che potrebbe, però, celare una sconvolgente verità.
E’ ormai ben noto che dietro al mistero del terzo segreto si cela omissione da parte della chiesa massona, omicidi, minacce e addirittura sostituzioni di persone, portando tale segreto ad essere il più intoccabile degli ultimi 100 anni.
Per capire meglio l’argomento e cosa può celarsi dietro a questa operazione di occultamento su scala globale è bene fare i dovuti cenni storici per chi ne fosse a digiuno.
Le origini dei segreti
La storia ufficiale ci insegna che dal 13 maggio al 13 ottobre 1917 la Vergine Maria sarebbe apparsa a tre pastorelli presso Fatima (Portogallo), rivelando loro durate tali incontri i tre segreti che poi passarono alla storia.
Eviterò volontariamente prese di posizione sulla natura delle apparizioni, dalla tesi ufologica che spiega il misterioso disco di metallico avvistato da molti fedeli attoniti alle spiegazioni a sfondo mistico religioso, per procedere con i fatti susseguitisi.
Due dei tre pastorelli morirono qualche anno dopo a causa della spagnola ed in vita rimase solamente la futura suor Lucia (Lúcia de Jesus Rosa dos Santos), ultima portatrice in vita del segreto messaggio (suddiviso da lei stessa in tre parti).
Nel 1941 suor Lucia trascrisse per intero il segreto di fatima su invito del vescovo monsignor Josè Alves Correia de Silva e nel 1942 vennero divulgate le prime due parti. La terza ed ultima parte per qualche motivo non ben chiaro avrebbe dovuto essere divulgata a partire dal 1960.
Il terzo segreto doveva essere qualcosa di veramente scomodo perché passarono 40 anni prima che la chiesa ritenesse opportuno il momento. L’ultima parte del “segreto” fu ufficializzata soltanto nel 2000.
Insomma, doveva trattarsi di qualcosa di molto scottante per impegnare la chiesa per 40 anni nella stesura di una finta versione ufficiale, o forse prima hanno dovuto eliminare ogni prova della verità?
Le incongruenze
Il mistero dietro al terzo segreto di Fatima si infittisce non poco se si considera che suor Lucia dopo il 1960 risulterebbe un’altra persona dall’analisi della fisionomia del viso, della dentatura e della calligrafia (una breve ricerca in rete vi chiarirà tutto). Una coincidenza che proprio a partire dal 1960 la povera Lucia sembri essere stata sostituita da un’altra persona?
La conclusione evidente è che sia stata fatta sparire per evitare che il segreto venisse divulgato nel 1960, come da lei espresso. Venne invece diffusa una falsa versione col beneplacito della finta suora, morta nel 2005 alla veneranda età di 98 anni (probabilmente perché sostituita da una sosia molto più giovane).
Un’altra grande incongruenza la si può trovare nella natura stessa del terzo segreto di Fatima, ben diverso per stile e contenuti dai precedenti due che avvertivano l’umanità di una guerra contro natura.
La verità
A questo punto probabilmente vi starete chiedento “cosa c’entrano le dannate scie chimiche?”.
Iniziamo per gradi ed analizziamo brevemente prima di tutto la natura dei primi due messaggi. In essi si parla dell’inferno con una descrizione molto colorita dei demoni che li vedrebbe come sagome scure e trasparenti, per poi citare la Russia ed una guerra contro l’umanità e contro il creato che causerà un genocidio. Sappiamo tutti bene che la guerra in atto da più di 10 anni sopra i nostri cieli mediante scie chimiche è spesso definita come il più sanguinoso e subdolo genocidio della storia umana.
Ad insospettire è anche l’anno della divulgazione del terzo segreto, e cioè il 2000, proprio agli albori dei primi attacchi aerochimici.
Fin qui si trattarebbe comunque di mere speculazioni se non fosse che combaciano perfettamente con le scoperte del ricercatore indipendente portoghese Armando De Razza fatte analizzando la corrispondenza tra suor Lucia e il barbiere di famiglia prima del 1960.
Armando ha reso noto che in queste lettere si accenna chiaramente a “demoni volanti di metallo con la pancia piena di anime innocenti che spargono i fumi dell’inferno sull’umanità, piantando il seme del peccato“. Praticamente la descrizione degli odierni aerei civili armati di scie chimiche.
La suora nei suoi scritti nomina diverse volte anche la visita di strani uomini vestiti di nero, da lei definiti senz’anima e probabilmente connessi ai servizi segreti statunitensi, che le porgono strane domande.
Che il terzo segreto di Fatima sia in realtà un avvertimento per la razza umana sull’avvento delle scie chimiche sfortunatamente intercettato dai servizi segreti prima della sua divulgazione?
La chiesa ha dunque mantenuto il silenzio per così tanto tempo a causa di minacce o corruzione da parte della CIA?
Le spiegazioni sembrano a questo punto ovvie, la comunicazione ufficiale e preventiva sull’esistenza delle scie chimiche da parte della chiesa avrebbe rappresentato un grosso ostacolo nell’applicazione di tale arma su scala globale. I cattolici nel mondo che rappresentano quasi il 18% della popolazione si sarebbero opposti fin da subito e a spada tratta contro le scie chimiche che allo stato attuale appaiono invece invisibili ai più.
Che si sia trattato dell’avvertimento di una razza aliena evoluta verso l’umanità come sostengono diversi esperti del calibro di David Icke, del messaggio della Vergine Maria, o di una profezia spontanea dei pastorelli, avrebbe cambiato le sorti della storia se solo fosse giunto in tempo alle masse.
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