Scie chimiche in Russia: esistono oppure no? Il dibattito si è scatenato anche sul nostro sito e sulla nostra pagina facebook, dividento i nostri lettori. Le nostre fonti più fidate affermano di no, Putin le ha bandite, ma alcuni ci scrivono di essere stati in Russia e di averle fotografate: si tratta solo di troll? Vi sono immagini in rete che sembrano tuttavia dare loro ragione. Convinti però dell’onestà dei nostri informatori abbiamo avviato un’indagine approfondita, scoprendo una realtà ben più complessa di quanto immaginavamo.
Siamo riusciti ad entrare nuovamente in contatto con una nostra vecchia conoscenza, Kolimasky Andrej (pseudonimo), la nostra vera gola profonda che milita nell’esercito russo. Purtroppo possiamo intervistarlo solo in rare occasioni, in quanto le sue rivelazioni possono mettere a repentaglio la sua stessa vita, ma ci ha sempre confidato molto e con onestà.
Chiave Orgonica: Buongiorno Andrej, grazie per averci concesso un’altra intervista.
Kolimasky Andrej: Grazie a voi per il lavoro che fate in Italia.
CO: Ci sono arrivate segnalazioni contrastanti riguardo la presenza di scie chimiche in Russia: tu sostieni che non esistono, ma alcuni dicono di averle viste. Cosa significa?
KA: A volte capita di vedere sui cieli russi aerei che lasciano scie, ma sono del tutto innocue. La loro storia è lunga e intricata, e coinvolge schemi politici, economici e militari. Brevemente, quando Putin venne eletto nel 2000 e propose di bandire lo scarico di materiale chimico dagli aerei si levò la protesta americana, che arrivò a minacciare il bombardamento della Russia con potenti razzi HaPe se il piano “Стоп химические следы” fosse stato messo in atto.
CO: Puoi spiegarti meglio?
KA: È convinzione che l’11 settembre sia stato un false flag per permettere agli americani di bombardare l’Iraq col consenso degli alleati. Pochi sanno però che Bush ne ha approfittato per mandare un messaggio al nostro leader che in quel periodo stava negoziando l’uscita dal progetto “Global Geoengineering”, ovvero: caro Putin, se interrompi l’irrorazione clandestina ci mettiamo poco a creare un false flag per lanciarvi qualche bomba col benestare del resto del pianeta. Il mondo non lo sa, ma alla fine del 2001 tra USA e Russia si è avuta una crisi peggiore di quella dei missili di Cuba.
CO: Come ha reagito Putin di fronte a questo ricatto? Ha abbassato la testa agli americani?
KA: Ovviamente no. Putin non voleva nemmeno una morte sul suolo della propria patria causata dagli americani, ma che fosse provocata da una loro bomba o dall’avvelenamento clandestino non c’era molta differenza, bisognava trovare una soluzione. Così, da buon stratega e amante del suo popolo, Putin ha finto di assecondare gli americani, modificando la componente chimica irrorata dagli aerei. Quello che la gente vede sui cieli russi non sono infatti scie chimiche, ma semplice condensa.
CO: Prego???
KA: È così. I tanker chimici vengono riempiti di sola acqua e di un innocuo miscuglio di addensanti tipo gelatina gommosa per rendere lo spruzzo persistente. In questo modo si ingannano i satelliti spia americani e si fa loro credere che il progetto chemtrail sta andando avanti indisturbato su scala globale. Ma se venite in Russia ed effettuate un prelievo in quota, non troverete altro che innocuo pulviscolo atmosferico.
CO: Una specie di inganno militare, dunque.
KA: Esatto. Chi è esperto del fenomeno può riconoscere le false scie russe in quanto presentano un albedo più intenso e un’estensione, in determinate condizioni atmosferiche, maggiore del normale. Penso sia quello a cui si riferiva il vostro Giulietto Chiesa nella sua celebre dichiarazione, ma ripeto, l’operazione è messa in atto molto scrupolosamente e per chi non è davvero esperto del settore non è affatto semplice distinguerle dalle scie velenose. L’inganno è comunque limitato al minimo necessario: il cielo, a differenza che in Europa, è quasi sempre sgombro.
CO: E gli americani non controllano gli aerei russi quando volano da loro?
KA: (ride) Basta poco per farli fessi: in questo caso si riempie un bidone di bario e stronzio e gli altri di semplice acqua. Il primo viene fatto analizzare in loco e spruzzato finché si rimane su territorio americano, mentre il resto viene utilizzato sui cieli russi.
CO: Andrej, ci hai rivelato molto e avremmo altre mille domande da farti, ma sappiamo che non puoi trattenerti a lungo. Speriamo di sentirti più spesso.
KA: Grazie, Chiave. Lo spero anch’io.
Unisciti al nostro canale Telegram!
Resta aggiornato e non perderti nessuna news scientifica indipendente!
Iscriviti ora