Nella giornata del 17 marzo ci è giunta una notizia dalla provincia di Zhezdi, una città del Kazakistan, che ci ha lasciati tutti spiazzati. La notizia ci è arrivata tramite il passa parola e ad alcuni contatti, e dobbiamo ringraziare ciò perché sia i giornali locali che i media hanno taciuto come sempre.
Una donna di 52 anni, portatrice del morbo di morgellons da ben 12 anni, sarebbe deceduta in una clinica locale a seguito dell’aggravarsi di questa sua malattia. La cosa che fa un pò paura è che negli ultimi giorni la malattia oltre a deturparle la cute aveva iniziato ad intaccarle organi vitali come polmoni e fegato, per arrivare fino al cervello.
La povera vittima del morbo era passata dal classico stato di spossatezza con dolori articolari a vera e propria impossibilità di movimento e il tutto nel giro nel giro di pochissimi giorni, dopo averne sofferto per più di un decennio.
Il medico che l’aveva in cura ha detto di non aver mai assistito ad una cosa simile in tutta la sua carriera e si dice pentito per aver etichettato il suo problema come parassitosi allucinatoria.
La cinquantaduenne nei suoi ultimi giorni di vita tossiva un curioso muco denso contenente sangue e i filamenti che fino a poco prima erano presenti sulla sua cute, segno tangibile che si trattava effettivamente di un qualcosa di reale e non allucinatorio.
Il calvario della povera donna è arrivato al culmine con un’emorragia cerebrale che ha messo fine alle sue sofferenze.
Stando ad altre notizie pervenuteci non è stata fatta alcuna autopsia ed il corpo è stato cremato con una anomala fretta.
Che il morbo di morgellons stia presentando dei sintomi nuovi? C’è chi ipotizza che la maggior parte della popolazione ne sia affetta inconsapevolmente e che un giorno qualcosa farà scattare il meccanismo che innescherà nel morgellons mutazioni letali.
Per quanto concerne la teoria secondo la quale quasi tutti siamo portatori sani di morgellons vi rimando a questo interessante articolo dove viene proposto un facile test dell’illustre ingegnere Clifford Carnicom.