Un nuovo tassello nel puzzle della verità sulle scie chimiche ha un nome e un cognome: Theodore Kaczynski detto Ted, un pilota di aerei di linea americano entrato in coma 30 anni fa, miracolosamente risvegliatosi il mese scorso dopo che la famiglia ha deciso di cambiare medico rivolgendosi al dottor Fu Manchu, omeopata nordcoreano. Immediata la gioia dei familiari, che finalmente hanno potuto abbracciare e salutare il loro ormai anziano parente. Nonostante i decenni di profondo sonno, Ted ha riportato solo lievi atrofie muscolari dovute alla lunga permanenza a letto, ma il suo cervello e soprattutto la sua memoria non hanno per nulla risentito del coma.
Increduli i neurologi: “Risponde in maniera coerente a tutti i test somministratigli – affermano – come se si fosse addormentato ieri sera. Le sue capacità cognitive sono perfettamente conservate e il suo cervello è rimasto praticamente quello di un ventisettenne, quando è entrato in coma. Forse abbiamo davanti un paziente zero con il corpo invecchiato, ma la mente rimasta giovane”. Il (mentalmente) giovane pilota, una volta dimesso dalla clinica, è stato aggiornato sui progressi del mondo esterno: i familiari gli hanno spiegato smartphone, internet, mp3 e nuove tecnologie che per lui erano fantascientifiche, soddisfando ogni sua curiosità, tranne una.
“Come mai oggi gli aerei che volano in cielo lasciano dietro di loro scie biancastre persistenti? Io ricordo al massimo qualche scia rapidamente evanescente, mentre oggi il cielo è a scacchi e l’aria è ammorbata”. I figli hanno provato a illustrargli vecchie fotografie e vecchi manuali di volo che facevano accenno alle scie di condensa, ma Ted era irremovibile. “Sono diventato pilota imparando questi manuali a memoria e posso assicurare che quando li ho letti io non avevano certe fotografie e certi paragrafi. E ripeto che non è normale che gli aerei di linea lascino scie come quelle!” ha asserito Ted durante la sua prima intervista pubblica.
I medici hanno parlato di “perdita di memoria selettiva”, relativa solo ad alcuni aspetti del suo lavoro. È ovvio che queste parole sono solo un’arrampicata sugli specchi. Le dichiarazioni di Ted sarebbero invece la conferma di quello che sostengono alcuni ricercatori indipendenti, ovvero che copie di libri, film e fotografie che fino agli anni Novanta non mostravano scie chimiche (in quanto fenomeno all’epoca inesistente) sarebbero state ritoccate digitalmente negli anni successivi dai servizi segreti deviati aggiungendo qualche scia qua e là. Ci troveremmo davanti a una gigantesca operazione di manipolazione globale, che il povero Ted, pilota non ancora corrotto, stava tentando di far emergere.
Ted ci ha dato prova che la gente, quando ne ha occasione, ricorda bene che fino a qualche decennio fa le scie chimiche non esistevano. Da pochi giorni, purtroppo, Ted non è più con noi: ischemia cerebrale fulminante dovuta al lungo periodo di coma, afferma il referto dell’autopsia. Un’ischemia molto strana, mai rilevata in precedenti esami clinici, che getta un’ombra oscura su quale possa essere il destino di chi si azzarda a informare la gente con la verità.