In questi ultimi giorni si è fatto un gran parlare del fantomatico referendum sulle trivelle e i social sono stati letteralmente invasi dall’indignazione dovuta ai risultati inaspettati (per voi). Abbiamo addirittura subito minacce per aver espresso la nostra posizione, che qui ribadirò approfonditamente.
Ci duole notare come moltissime persone siano cascate in questa abile mossa mediatica di regime per distogliere l’attenzione del popolo, per fare finta propaganda ecologista e rimarcare ancor più il controllo sionista sulle masse. E così un terzo degli italiani si è dimostrato una massa di pecore schiave del sistema che vanno a votare quando viene loro ordinato senza porsi alcun quesito e dimenticando quanto al regime importi poco dell’ambiente. La restante fetta di popolazione invece ha preferito guardarsi Ciao Darwin e la partita o ha obbedito all’ordine di astensione dato da Mattero Renzi e Giorgio Napolitano.
Ricordate di quelle scie lattiginose persistenti che stanno rovinando clima e salute mondiale? Ebbene le stesse persone che hanno indetto il referendum le finanziano e fanno di tutto per smentirne l’esistenza. L’avete forse dimenticato?
Il referendum è stato una grandissima farsa messa in atto per raggiungere molteplici scopi che vi elencherò di seguito visto che molti ancora non l’hanno capito.
Prima di tutto grazie al polverone mediatico sollevato dalla questione moltissime persone hanno scordato una questione ben più spinosa: le scie chimiche! Infatti nelle ultime settimane sono passate in secondo piano se non del tutto scomparse dai social dove migliaia di attivisti (o presunti tali) hanno smesso di fotografare il cielo per condividere inutili slogan contro le trivelle. Non a caso il referendum è stato indetto nel periodo dell’anno nel quale tramite geoingegneria viene indotta la primavera sintetica grazie all’immissione in dosi massicce di manganese e bromuro.
Come si suol dire, tutti con la testa bassa invece di guardare il cielo.
In secondo luogo è stato un ottimo strumento politico per rafforzare nella popolazione di pecore italiote l’idea che i vari partiti siano dalla loro parte, dalla parte dell’ecologia. Nessuno di voi si è però reso conto che praticamente ogni schieramento politico ha promosso il SI’, cosa assurda in un clima politico agitato come quello del bel paese.
Tutti d’accordo, insomma, per distrarre la popolazione e inculcare nella loro fragile mente che a loro interessa dell’ambiente, ma se così fosse non vigerebbe l’obbligo di silenzio sulle scie chimiche.
In ultimo il referendum è stato utile a dimistrare a noi tutti quanto possano valere le nostre idee e quanto siano influenti le parole di due clown che hanno ordinato di non votare. Con questa abile mossa vogliono scoraggiarci dal lottare contro le scie chimiche che sono meno note e digerite dalla massa.
Il loro messaggio è “se è stato un fiasco un referendum tanto propagandato foguriamoci uno contro le scie chimiche“, ma noi non ci arrendiamo e sicuramente non siamo tanto stupidi da combattere le scie chimiche con un referendum pilotato dal sistema.
Ci teniamo a precisare che la nostra astensione non è stata conseguenza dell’ordine di duoe burattini del nuovo ordine mondiale ma una scelta ponderata, consci del fatto che sarebbe stato inutile e il risultato finale ci ha dato ampiamente ragione.
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