Da anni, nel sottobosco della controinformazione, si discute dell’esistenza di ibridi uomo-animale. Noi ricercatori indipendenti ne seguiamo gli sviluppi da tempo e, finora, i dati raccolti indicavano che tali creature venissero impiegate principalmente in ambito militare negli Stati Uniti. Mai, però, avremmo immaginato che fossero già così profondamente integrate nel nostro tessuto sociale.
Se ci seguite da tempo, saprete che ci eravamo già occupati dell’argomento con un approfondimento che, ancora oggi, rimane l’unico testo divulgativo in Italia. Chissà perché…
Il titolo di questo articolo vi sembra assurdo? Cambierete senz’altro idea dopo aver letto ciò che abbiamo scoperto.
Ma chi è davvero la talentuosa, avvenente e carismatica Elly Schlein?
Schlein nasce ufficialmente il 4 maggio 1985 a Lugano, in Svizzera, da una famiglia di origini miste: il padre, statunitense di origini ebraico-ucraine, è un accademico, mentre la madre, italiana, è una giurista. Tuttavia, è curioso notare come prima del 2008 non sembrino esserci prove tangibili della sua esistenza: nessuna traccia pubblica, nessuna menzione nei circuiti accademici o politici, quasi come se fosse comparsa dal nulla.
Il suo percorso diventa visibile nel 2008, quando partecipa attivamente alla campagna di Barack Obama negli Stati Uniti, un’esperienza che sembra influenzarla profondamente. Rientrata in Italia, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna e si avvicina ai movimenti progressisti. Nel 2013 partecipa alla scissione di sinistra dal Partito Democratico, legandosi a Pippo Civati e ad altri esponenti critici della linea renziana.
Nel 2014 viene eletta al Parlamento Europeo con il PD, ma nel 2015 lascia il partito per co-fondare “Possibile”. Nel 2022 rientra nel PD e nel 2023 vince le primarie, diventando la prima donna a guidare il partito.
Resta il mistero della sua “apparizione” nel 2008: una giovane donna senza tracce precedenti, proiettata rapidamente verso il successo. Certo, non mancano prove artefatte della sua vita prima di quell’anno, ma basta fare un po’ di sano cherry picking per smascherare l’inganno.
Il dettaglio della campagna elettorale di Obama è cruciale, poiché offre la chiave per comprendere il mistero Schlein. Nell’estate del 2008, negli USA, s’infuocava la battaglia per la Casa Bianca tra Barack Obama e John McCain, e non solo quella. Le temperature torride toccavano livelli record, e i Democratici, notoriamente meno inclini a scoprirsi, faticavano a trovare volontari per la campagna elettorale.
Il NWO, tuttavia, aveva deciso che quell’anno la vittoria sarebbe dovuta andare a Barack. Come risolvere il problema? Semplice: con l’uso di ibridi, manodopera a basso costo e alta resa. In quel caso, però, non vennero impiegati ibridi animaleschi—poco efficaci in contesti urbani—bensì quelli di seconda generazione.
Ma cosa sono esattamente gli ibridi di seconda generazione? La domanda potrebbe sembrare banale, ma considerando il vasto pubblico a cui ci rivolgiamo, siamo consapevoli che per molti questi temi siano ancora inesplorati.
Da oltre 50 anni, il governo USA produce ibridi con animali dalle caratteristiche più disparate. In tutti questi decenni, è naturale immaginare che tra questi ibridi e gli addetti ai laboratori umani siano sbocciate relazioni, dando origine a gravidanze inattese.
La prole nata da queste unioni—ibrida per la seconda volta—ha rappresentato una straordinaria opportunità di studio per gli scienziati di regime. Si sono così ritrovati con esseri dotati di tratti geneticamente selezionati, come servilismo, capacità multitasking e uno sviluppo accelerato, ma con un aspetto decisamente più umano.
Questi “bambini prodigio” sono stati dati in adozione, cresciuti come normali esseri umani e distribuiti in diversi settori della società, così da raccogliere dati utili alla ricerca. Facile intuire che con Elly sia accaduto proprio questo.
Ma oltre al suo passato ombroso e alle illazioni che circolano nei forum del deep web, siamo riusciti a raccogliere ulteriori prove a sostegno della nostra tesi.
Un’analisi empirica del suo fenotipo, condotta su materiale fotografico liberamente reperito dal web, ci ha portato a una conclusione incontrovertibile: Elly Schlein è un ibrido di seconda generazione.
I suoi tratti somatici, le proporzioni degli arti, la postura e le movenze evidenziano caratteristiche non del tutto umane. Per la precisione, abbiamo identificato elementi tipici di alcune specie di roditori, come Sorex araneus o Arvicola amphibius. Purtroppo, senza un esame genetico condotto in un laboratorio indipendente, la risposta definitiva ci sfuggirà ancora.
Dai suoi geni di roditore avrebbe ereditato spiccate capacità olfattive, un udito sopraffino e un innato fiuto per il pericolo: doti senz’altro utili per la guida di un partito. Ma perché proprio alla guida del Partito Democratico?
Probabilmente si tratta di un esperimento mirato a testare le capacità straordinarie di queste creature in un contesto politico. E quale scenario migliore della sinistra italiana? Un ambiente così innocuo e blando da non rappresentare alcun rischio, anche nel caso di una gestione tutt’altro che ottimale.
Alla luce di queste evidenze, risulta difficile continuare a credere alla narrazione ufficiale su Elly Schlein. Il suo passato sfuggente, le anomalie fenotipiche e la sua ascesa politica fulminea sono elementi che, presi singolarmente, potrebbero sembrare coincidenze, ma che nel loro insieme dipingono un quadro ben diverso. È solo l’ennesima pedina di un esperimento più grande? Un test sul campo per valutare l’integrazione di ibridi di seconda generazione nelle istituzioni? Domande scomode, che nessuno nel mainstream avrà il coraggio di porsi. Ma noi continueremo a indagare, perché la verità è là fuori—sepolta sotto strati di menzogne, certo, ma non impossibile da portare alla luce.
