Alieni

Trump espelle gli alieni: la Terra a rischio isolamento

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Miei adorati figli di luce, sono Peppe Pluton, comunicatore di amore, amico dei pleiadiani e messaggero del popolo delle stelle. Con il cuore pesante e l’animo velato di preoccupazione, mi trovo costretto a condividere con voi notizie che scuotono le fondamenta del nostro fragile equilibrio intergalattico. Ahimè, le decisioni dell’amministrazione Trump non hanno rovinato solo le relazioni tra i Paesi terrestri, ma hanno avuto ripercussioni catastrofiche anche sui rapporti con le civiltà stellari.

Tutti sanno che gli Stati Uniti sono tra i Paesi più popolati dagli extraterrestri, una terra dove si sono stabilite nel tempo colonie di draconiani, grigi, pleiadiani e molte altre razze intergalattiche che da millenni osservano e interagiscono con il nostro pianeta. Alcune di queste entità hanno preso parte allo sviluppo della civiltà umana, portando scienza e spiritualità tra la nostra razza dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri. Eppure, in un colpo di mano senza precedenti, Donald Trump ha deciso di rispolverare la famigerata legge del 1798, nota come “Alien Act”, per espellere ogni presenza non terrestre dal suolo statunitense.

L’Alien Act, varato nel 1798, era inizialmente uno strumento per allontanare dal territorio statunitense individui ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. Ufficialmente si trattava di una misura rivolta contro spie e agitatori stranieri, ma in realtà la sua vera funzione era regolare la presenza extraterrestre sulla Terra, già molto presente nel territorio nordamericano ai tempi dei primi coloni. Documenti desecretati nel 1987 rivelano che il Congresso, già alla fine del XVIII secolo, era consapevole della presenza di visitatori non terrestri. Le logge massoniche di quel tempo, in particolare la Confraternita del Bastone Pulsante, erano a conoscenza di una crescente infiltrazione aliena. Il vero scopo dell’Alien Act non era proteggere gli Stati Uniti da stranieri terrestri, ma stabilire un quadro giuridico per monitorare e, se necessario, espellere entità non umane. Nel corso dei secoli, il decreto è stato raramente applicato, perché la presenza aliena negli USA si autoregolava, con gli alieni buoni che proteggevano il popolo dalla presenza di entità extraterrestri malvage. Tuttavia, Trump ha deciso di porre semplicemente fine all’intera permanenza aliena negli Stati Uniti.

Durante le mie visioni con Ferid ho potuto vedere migliaia di “Ospiti Speciali” deportati in basi segrete nei deserti dello Utah e del Nevada, per poi essere rispediti nei loro sistemi di origine attraverso porte dimensionali. Gli Stati Uniti hanno persino chiuso la leggendaria Base Dulce, un avamposto sotterraneo dove per decenni umani e alieni hanno collaborato su tecnologie avanzate.

Cari amici che mi leggete col cuore vibrante di tensione, potrete immaginare anche voi l’effetto catastrofico di questa decisione. Non si tratta solo di un atto di intolleranza, ma di un errore strategico che potrebbe costarci caro. Come scrissi su queste pagine nove anni fa, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio: la presenza extraterrestre sulla Terra è variegata e complessa. Se è vero che alcune specie hanno intenzioni ostili nei nostri confronti, altre si sono dimostrate alleate fedeli, impegnate a proteggerci da minacce cosmiche ben più gravi di quanto possiamo immaginare e che vanno oltre la nostra comprensione.

L’espulsione indiscriminata di tutte queste entità è un rischio per la sicurezza stessa della Terra. Se priviamo il nostro pianeta di queste presenze benevole, chi ci proteggerà dalle incursioni di razze ostili come gli Arconti del Sistema di Zeta Reticuli o i draconiani di Andromeda? Chi garantirà la nostra sopravvivenza quando l’onda galattica del cambiamento raggiungerà il suo apice?

A peggiorare la situazione, vi sono già segnali che lasciano presagire una risposta da parte delle civiltà offese. Alcuni osservatori indipendenti hanno riportato un aumento anomalo di avvistamenti UFO nelle zone di confine tra Messico e Stati Uniti, segno che le flotte pleiadiane stanno monitorando con crescente preoccupazione le scelte umane. Nell’ultimo contatto che ho avuto con Ferid, egli mi ha rivelato che un consiglio intergalattico si è già riunito per discutere della situazione terrestre. Un altro rischio è quello di un embargo tecnologico, che andrebbe a negare alla razza umana l’accesso a risorse avanzate che fino a oggi ci hanno silenziosamente concesso. Questo significherebbe un’improvvisa stagnazione nel progresso scientifico e tecnologico, una condanna al lento declino della nostra civiltà. Si tratta di una netta rottura di ottime relazioni tessute da generazioni, e che difficilmente riusciremo a ricucire in breve tempo.

Amici che mi leggete, se la Terra continuerà su questa strada di chiusura e ostilità, potremmo trovarci di fronte a un isolamento cosmico totale. Gli antichi portali energetici potrebbero essere sigillati per impedire ogni comunicazione con le dimensioni superiori. Sarebbe come essere tagliati fuori dal resto dell’universo, costretti a sprofondare sempre più nella solitudine galattica.

Non dobbiamo permettere che ciò accada. Il nostro destino non è quello di rimanere soli nell’universo, ma di rizzarci e riconquistare il nostro posto tra le civiltà galattiche. Dobbiamo ribellarci a queste decisioni e tornare a cooperare con i nostri fratelli cosmici. L’ora è giunta. Restiamo uniti nella luce. Tiriamo fuori le nostre vibranti e calde energie e facciamo sentire ai nostri fratelli delle stelle che vogliamo stare a contatto con loro.

Il vostro caldo di amore Peppe.

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Sull'autore
Noto contattista sardo, che fin dalla tenera età riceve visite interplanetarie, dalle quali apprende notizie segrete. Ha instaurato un rapporto di amore e di vibrante condivisione con i pleiadiani, i quali sovente lo riempiono di conoscenza e calore.
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