Scie chimiche, onde ELF, morbo di Morgellons, WiFi, rhynchophorus ferrugineus e chip sottocutanei, sono solo alcuni dei flagelli che affliggono noi, terrestri del ventunesimo secolo.
Quotidianamente i notiziari ci bombardano con notizie di guerra, ogni giorno sbocciano nuove patologie e fioccano gli attentati. Nonostante tutto questo, le attuali stime ONU vedono la popolazione mondiale in vertiginosa crescita, tanto che ormai avremmo abbondantemente superato i 7 miliardi.
Qui i conti non tornano e la realtà racconta una storia totalmente diversa.
Ma cosa sta succedendo in realtà?
Le famiglie moderne, quelle poche sopravvissute, hanno smesso di avere figli, ormai è un dato di fatto che il tasso di natalità è paurosamente sceso, tanto da impedire il naturale ricambio generazionale. Basti pensare alla nostra classe politica, composta interamente da vecchi.
La geoingegneria clandestina con i suoi venefici nanoparticolati da più di 20 anni miete vittime. Le proteste a livello globale si fanno sempre più intense, tanto da scatenare violenti scontri contro le forze armate: un sintomo tangibile di una popolazione ormai allo stremo.
Esperti autorevoli nel campo della geoigegneria clandestina quali Hausener Frangaiden o Benjamin Baldina hanno calcolato un calo del 13,6% della popolazione mondiale dal 2007 al 2014 a causa delle scie chimiche ed auspicano una popolazione umana di circa 2,5 miliardi di esemplari entro il 2040.
Da un rapido calcolo chiunque potrà capire la gravità della situazione, ma possibile che nessuno si sia accorto di nulla?
Nelle periferie italiche l’effetto dello spopolamento è più evidente e si può avere un assaggio del nostro prossimo futuro.
Nelle città le conseguenze del genocidio di massa sono visibili solo all’occhio sveglio, ma al dormiente comune sembra tutto nella norma a causa degli immigrati.
Pare ormai palese come i poteri forti abbiano orchestrato questa invasione di massa con lo scopo di colmare l’enorme buco nella popolazione mondiale. Hanno pensato bene di spostare enormi masse di persone da zone disagiate e densamente popolate a nazioni in via di estinzione.
Ormai le prove sono diventate così evidenti da risultare difficili da insabbiare, anche agli occhi di una popolazione ipnopompizzata dalle onde ELF/WiFi e dal bario.
Negare il palese genocidio e la diminuzione della popolazione significherebbe negare l’esistenza stessa delle scie chimiche, del morgellons e di tutte quelle cose contro cui lottiamo quotidianamente. Un’ammissione implicita che migliaia di ricercatori indipendenti che da decenni ci portano a galla lo sterminio in atto non sono altro che bugiardi paranoici.