Salute e Benessere

Caffè con l’urina: sapore, aroma e salute

2 Min. di lettura

Care amiche, cari amici, come ben saprete pratico urinoterapia da diversi anni, con innumerevoli benefici che un giorno spero di riuscire ad elencarvi tutti.
Oggi sono qui per parlarvi di un uso particolare dell’urina nel quale mi ritengo pioniera: il caffè corretto con urina!

Prima di proseguire ci tengo però a fare una disamina, per chi ha influenze culturali per cui la nobile pratica dell’amaroli è qualcosa di aberrante.
Perché dovrebbe essere deplorevole e disgustoso bere fluidi corporei propri (o di natura umana in generale) quando poi si fa largo uso del latte (ricordiamo, secrèto dalle mammelle di un animale) o del miele (bava delle api)?

Prendere il caffè per noi italiani non è solo ingoiare caffeina ma tante altre cose, come prendersi una pausa, un pretesto per fare due chiacchiere, celebrare un incontro o un’esperienza sensoriale. Tutti bene o male lo appreziamo, ognuno a suo modo: lungo, corto, corretto, doppio, macchiato, amaro… o con l’urina!

Sono una persona che amava bere il caffè amaro e siccome amo sperimentare un giorno ho deciso si provarlo con qualche goccia d’oro ed è stato amore a primo sorso.
Faccio fatica a descrivervi con le parole quanto sia particolare il sapore del caffè arricchito con la pipì perché è un qualcosa che va provato, e fidatevi, poi non si torna più indietro.

Porto sempre con me un flaconcino con le mie urine e inizialmente sono partita con 4 gocce ma poi con l’esperienza ho capito che il quantitativo va scelto in base al sapore, che come ben saprete è dato da cosa si è mangiato e bevuto 6/12 ore prima. Il mio preferito è il caffè con gocce di urina aromatizzate al risotto con gli asparagi che dona un profumo caratteristico e delle note morbide al caffè.

Oramai è diventata una consuetudine presso il mio bar preferito tanto che Antonio, il mio barista di fiducia, dapprima incuriosito dalle goccioline che aggiungevo al caffè ora mi chiede sempre: Il solito caffè amaroli? 😉
È così gentile che alle volte mi fa trovare un bicchierino della sua urina al posto dell’acqua.

Se la sola esperienza su piano sensoriale non dovesse bastarvi a cambiare idea e a dargli una chance sappiate che l’aggiunta di urina al caffè lo rende una vera bomba energetica ricca di antiossidanti.
Infatti già due gocce d’oro bastano a massimizzare gli effetti antiossidanti dell’acido clorogenico e a rendere la vitamina E più assimilabile.

E voi cari lettori e lettrici, avete mai provato il caffè con pipì? Vi piace o vi siete cimentati in altri esperimenti simili?
Fatemelo pure sapere nei commenti.

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Sull'autore
La natura e il corpo umano sono le sue più grandi passioni. Naturopata e urinoterapeuta, da anni si dedica allo studio delle proprietà curative degli elementi naturali. Parallelamente, ha sempre nutrito un profondo interesse per il simbolico e l'occulto, approfondendo anche il mondo dei messaggi subliminali.
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