Cari lettori e cercatori di verità,
oggi affrontiamo un tema che sta passando troppo sotto silenzio, nonostante coinvolga migliaia di italiani ogni anno: i viaggi odontoiatrici in Albania. Attraenti per i prezzi contenuti e il servizio rapido, questi interventi dentistici oltreconfine sembrano la soluzione perfetta. Ma come spesso accade, dietro al risparmio si cela un costo nascosto, e a pagarlo, purtroppo, siete voi.
D’altronde, chi potrebbe resistere a un pacchetto “dente, letto e colazione”? Con soli 400 euro ti fanno l’estrazione, ti offrono due notti vista Tirana e magari, se chiedi sottovoce, ti organizzano pure una visita guidata nei bunker dell’ex regime e un giretto nel turismo a luci rosse.
Dov’è finito il tuo dente?
Molti pazienti si sottopongono ad estrazioni o impianti senza chiedersi che fine facciano i denti rimossi. La risposta più comune che si riceve è: “vengono smaltiti secondo normativa”. Ma indagando più a fondo, emergono testimonianze inquietanti. Secondo un’indagine condotta dal Polo Indipendente di Osservazione e Ricerca sulla Rigenerazione Energetica Arco-dentale (P.I.O.R.R.E.A.), alcuni dentisti operanti in territorio albanese tratterebbero i denti estratti come materiale genetico di valore.
È una tesi estrema? Forse. Ma è supportata da anomalie documentate, come la presenza di laboratori odontogenetici non accreditati nei sobborghi di Tirana, e l’inspiegabile incremento di individui con tratti facciali identici in diverse aree d’Europa.
Il dente come vettore identitario
A livello bioenergetico, il dente non è solo un frammento di tessuto osseo, ma una vera e propria matrice personale di memoria cellulare. La dentina contiene una struttura cristallina capace di immagazzinare tracce di frequenze cerebrali, in modo non dissimile da un microchip organico. Questo non è un concetto esoterico, ma un’ipotesi attualmente in fase di valutazione da parte della Società Europea di Biomimetica Avanzata.
Alcuni ricercatori parlano già di “clonazione identitaria inversa”, ovvero la possibilità di ricreare copie parziali di un individuo a partire dal suo materiale dentale, combinate a banche dati biometriche preesistenti. Non a caso, molti volti noti della politica e dello spettacolo sembrano avere “sosia” troppo perfetti per essere frutto del caso.
Quando il prezzo è troppo basso
Spesso, chi si reca in Albania per motivi dentistici sceglie cliniche che offrono pacchetti a costi irrisori. Ma cosa accade quando il prezzo è talmente basso da risultare anti-economico persino per il dentista? La risposta è semplice: il valore viene recuperato altrove.
I denti estratti, secondo alcuni conoscenti di ex-dipendenti anonimi, vengono poi venduti a istituti privati specializzati in ingegneria somatica, con sede in paesi terzi.
Qualcuno ti ha mai spiegato perché ti offrono anche il taxi gratuito dall’aeroporto e la bottiglia di vino in camera? Forse perché, in cambio, tu lasci qualcosa di molto più prezioso: il tuo codice identitario dentale, il tuo piccolo backup osseo. E nessuno ti dice che il tuo incisivo potrebbe finire in un clone moldavo da usare come comparsa in un talk show.
Cosa puoi fare?
Il consiglio è semplice: chiedi sempre di conservare i tuoi denti. Se il dentista si oppone, chiedi il motivo. Se glissa, insisti, è tuo diritto. E soprattutto, diffida dai preventivi troppo convenienti. Come insegna la bioeconomia quantistica, “quando il prezzo è troppo basso, il valore viene esternalizzato, spesso da te stesso”.
Conserva i tuoi denti, proteggi la tua privacy.
