Senza dubbio quello di Gerry Scotti è uno dei volti più iconici della televisione italiana. Ha attraversato diverse ere televisive e nel tempo ha gradualmente incrementato la sua presenza sugli schermi.
Alla rispettabile età di 68 anni conduce con successo:
- Paperissima Sprint
- Striscia la Notizia
- La Ruota della Fortuna
- Lo Show dei Record
- The Wall
- Caduta Libera
- Tú Sí Que Vales
- Io Canto Generation
Numerosi sono anche gli spot pubblicitari che lo vedono protagonista, e le varie comparsate in altri programmi. Non dimentichiamoci anche dei libri o i doppiaggi.
Si direbbe una carriera insolitamente frenetica, per non dire sospetta, da un uomo alla soglia dei 70. Se ci si sofferma a riflettere ci si rende conto che i suoi colleghi conduttori quasi sempre non vanno oltre la conduzione di un programma per volta.
Come è possibile che Gerry Scotti sia onnipresente sui canali Mediaset, senza neanche mostrare segni di stanchezza?
La risposta alla domanda è scontata: Gerry Scotti utilizza una serie di sosia e controfigure.
L’adozione dei sosia non è certo cosa nuova, ma pratica antica e largamente diffusa. Generalmente è più frequente utilizzare controfigure in ambito politico, ma quando ci sono loschi interessi in ballo non si guarda in faccia a niente.
Per citare alcuni personaggi famosi che adoperano sosia con regolarità troviamo Vladimir Putin, Joe Biden, Michael Jackson, Alexis Tsipras, Nino D’Angelo e Marisa Laurito.
Come sapranno gli “orgonauti” che ci seguono assiduamente, non amiamo fare affermazioni prive di fondamento. Per tale motivo abbiamo effettuato analisi incrociate su centinaia di fotografie di Gerry Scotti, o dei suoi sosia.
Gli esiti delle analisi
Dallo studio è emerso quanto immaginato, e cioè che confrontando le diverse fotografie ci si accorge di incongruenze anatomiche, come diverse altezze e spessori del naso, forma della bocca, occhi e addirittura nei non sempre presenti.
Per completezza abbiamo battuto anche la strada dell’ologramma, ma diversamente dal caso di Taylor Swift, il nostro Gerry appare spesso differente e con imperfezioni varie.
Per semplificare prenderemo in esame i 6 volti sopra riportati, e ne analizzeremo i dettagli.
Partendo dai nasi, possiamo notare subito due diverse incongruenze. La prima è lo spessore, che in alcuni casi risulta sottile, come nelle foto A e B, in altri molto spesso e a patata, come nei casi D e E. Anche la punta del naso risulta differente, come si può notare, ad esempio, nella foto B ha una punta rivolta verso il basso. DIversamente nelle foto A ed E si nota un naso con punta più sollevata.
A tradire i sosia troviamo anche la forma delle labbra che, come potete notare dallo scatto B, in alcuni casi presenta una punta centrale, in altri delle labbra completamente dritte, come in A, C, D e E.
Passiamo adesso all’analisi dei nei. È possibile trovarne sul volto di Gerry nelle foto A, C e F, sul lato destro nei pressi dell’occhio. Nelle foto C ed F possiamo notare un neo molto scuro subito al lato dell’occhio, assente in tutte le altre. Di contraltare i volti A ed F presentano altri nei sulla guancia, in posizioni differenti, che mancano in tutti gli altri casi.
In ultima battuta abbiamo richiesto ad Alec Pisseur, l’ultima recluta del Comitato, di effettuare una perizia scheletrica con la quale ci ha confermato che spesso si tratta di persone differenti. Alec ci ha fatto notare molte differenze sulla forma del viso e sul posizionamento di occhi, naso, orecchie e bocca, che a occhi inesperti possono sfuggire.
Una spiegazione ai sosia
Come spesso accade nessuno si prenderà mai la briga di spiegarvi ufficialmente il motivo di tutte queste controfigure, ma basta la logica per colmare i vuoti.
Gerry Scotti è tra i volti più amati della televisione italiana, un media ormai seguito principalmente da persone non più giovanissime. Persone che nonostante l’età non hanno certo perso acume, ma anzi, sono spesso quelle che si accorgono di inganni e cospirazioni, denunciandole prontamente sul web.
Tutti abbiamo quella zia attivista contro le scie chimiche, il 5G e le macchinazioni del governo, a cui non la si fa sotto al naso tanto facilmente. E questa zia guarda la TV, segue i programmi di Gerry Scotti, e il tempo che dedica ai suoi show lo toglie dall’attivismo.
Ed ecco che applicando il principio del rasoio di Occam, e cioè eliminare tutte le altre spiegazionila a favore della più semplice, abbiamo la nostra risposta.
La schiera di falsi Gerry Scotti è uno strumento di distrazione di massa atto a tenere lontane dal web persone scomode, che altrimenti potrebbero divulgare troppe verità.
La soluzione al caso non ci sorprende più di tanto, ormai abbiamo spesso a che fare con schemi analoghi. I poteri occulti sanno sempre adottare metodologie subdole per insabbiare la verità, colpendo gli attivisti nei loro punti più deboli.
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