È notizia di questi giorni che Facebook, il popolare social network creato e gestito dal sionista Zuckerberg, sta introducendo la possibilità per gli utenti di segnalare notizie false e non verificate in circolazione, le quali riceveranno meno visibilità nelle bacheche altrui. Lo scopo, secondo il social network, è quello di limitare la diffusione delle cosiddette “bufale del web”. Se siete lettori fissi della Chiave Orgonica sapete già la verità: è solo una scusa per eliminare post che trattano argomenti sgraditi al Nuovo Ordine Mondiale, come scie chimiche e onde ELF.
Tutto questo non ha però molto senso. Zuckerberg potrebbe semplicemente lanciare un algoritmo che, data una serie di parole chiave, diminuisca la portata dei post contenenti le suddette: lo saprebbe fare qualsiasi programmatore al primo anno di università. Perché allora tutto questo zelo? Lo strumento ha inoltre già ricevuto critiche da parte di tutto il web per via della sua potenziale scarsa efficacia e del possibile uso come arma a doppio taglio. Perché coinvolgere gli utenti? Qual è il vero scopo del “servizio antibufala” di Facebook?
Il sospetto è che Facebook, avendo già una lista di disinformatori prezzolati direttamente dai poteri forti, voglia con questo strumento creare una lista parallela di ricercatori indipendenti da censurare. Naturalmente entrambe le fazioni useranno lo strumento segnala-bufale, e Facebook lo sa: togliendo quindi chi è già sul libro paga di NWO, gruppo Bildelberg e governi fantoccio rimangono solo le persone che minano le verità che i media di regime ci stanno inculcando. Queste persone potranno quindi venire automaticamente bollate come “pericolose” dal social network, con conseguenze prevedibili.
Per verificare questa mia tesi ho coinvolto altri 9 miei amici sparsi in giro per il mondo, persone fidate e naturalmente non vendute ai poteri forti. Abbiamo utilizzato in totale 42 account di test ai quali l’opzione segnala-bufale è già stata attivata da Facebook, e abbiamo iniziato a svolgere alcune prove cominciando a segnalare notizie su scie chimiche, MUOS, urinoterapia e HAARP come false. I risultati, analizzati statisticamente tramite metodologia C.U.M. (Curve Universal Model), hanno confermato in pieno la mia tesi: i post normali pubblicati dai profili di test hanno ricevuto un calo di visibilità sulle altre bacheche del 156,1%, segno che erano già stati catalogati come pericolosi. Di tutto questo l’utente normale non si accorge di niente per un bel po’ di tempo: è stato necessario svolgere diversi controlli incrociati sulle bacheche per giungere a risultati quantificabili. Non solo: abbiamo scoperto (e questo Facebook non te lo dice) che al raggiungimento della 150ma segnalazione per notizia falsa viene bloccato il profilo! La scusa ufficiale è che l’utente ha abusato troppo del servizio e quindi per evitare false segnalazioni viene bloccato. In realtà serve per limitare ulteriormente l’attività del ricercatore indipendente, con una giustificazione che sa più di minaccia che altro. E i post segnalati? In realtà hanno ricevuto un calo di visibilità solo dello 0,2%, poco più che un effetto placebo. Ricordiamoci sempre che Facebook, con la diffusione dei post, ci campa.
Il consiglio è quindi quello di NON utilizzare MAI lo strumento per segnalare notizie false su Facebook: usandolo anche solo una volta potreste infatti finire nella lista nera dei poteri forti, e rischiereste che il vostro profilo che usate per diffondere le verità venga bloccato, in alcuni casi per sempre. Meglio lasciare piuttosto che i disinformatori si divertano inutilmente!
Unisciti al nostro canale Telegram!
Resta aggiornato e non perderti nessuna news scientifica indipendente!
Iscriviti ora