Diciamoci la verità: oggi si fa più clamore per la favoletta della Terra piatta che per le scie chimiche, fenomeno reale e documentato scientificamente. Ormai, ogni contestatore delle verità non mainstream che si rispetti brandisce il termine “terrapiattista” come un insulto, utile a screditare in un colpo solo qualsiasi informazione che un ricercatore indipendente prova a diffondere.
Se un tempo si aggrappavano alle virgole e alla grammatica per demolire teorie inconfutabili, oggi hanno trovato l’arma perfetta!
Non vi sembra sospetto? Solo dieci anni fa nessuno avrebbe mai pensato di mettere seriamente in discussione la forma del pianeta, se non per qualche battuta da bar. Oggi, invece, ci sono ricercatori indipendenti che hanno appeso al chiodo le scie chimiche per inseguire questa assurda idea pre-galileiana.
Noi del Comitato Chiave Orgonica abbiamo deciso di andare a fondo in questa vicenda e, come sempre, abbiamo trovato conferma alle intuizioni che già avevamo.
Stabilire una data precisa per l’inizio del “fenomeno Terra piatta” è complicato, ma il picco anomalo di sostenitori lo abbiamo notato tra il 2017 e il 2018. In quegli anni ci eravamo temporaneamente ritirati, costretti a difenderci da attacchi sferrati con armi non convenzionali. Una coincidenza? Difficile crederlo.
Più plausibile che abbiano tentato di estrometterci per lasciare campo libero alla diffusione, studiata a tavolino, di questa grande bufala.

Il primo passo è stato creare, con una cura maniacale per i dettagli pseudo-scientifici, pagine social dedicate alla bislacca teoria della Terra piatta. Questi profili sono poi stati gonfiati a colpi di bot e troll farm piazzate in paesi sottosviluppati come… gli USA.
Si sa: i numeri contano. E alla vista di migliaia di follower e commenti, non poche persone ingenue hanno abboccato all’amo, inondando i social di propaganda “flat earth”.
Nel frattempo, le pagine e i gruppi che si occupavano di scie chimiche hanno subito un calo drastico di utenti. Tutti erano impegnati a esplorare la “nuova geografia terrestre”, con lo sguardo fisso sullo smartphone, mentre sopra le loro teste i piloti proseguivano indisturbati – anzi, più scatenati che mai.
A quel punto il piano era quasi completo: mancava solo qualche tassello. Con la complicità della lobby degli organizzatori di sagre paesane, sono stati lanciati eventi a tema in tutta Italia.
Sul palco, veri sostenitori della teoria, scelti però con attenzione: i più goffi, ingenui e innocui. Giusto per non usare termini più pesanti.

Hanno creato seguaci, eletto rappresentanti e organizzato eventi di settore, tutto con un unico obiettivo: denigrare e inglobare sotto di sé ogni branca della vera ricerca indipendente.
Per realizzare questo piano sono stati coinvolti personaggi di spicco del panorama mainstream, tra cui Carmelo Scaldatelli – alias Barbascura X – insieme a Le Iene e al team di Striscia la Notizia.
Non c’è italiota che si rispetti che non conosca il video di Barbascura X in cui si intrufola in un convegno terrapiattista per prenderli in giro, usando, tra l’altro, argomentazioni scientifiche quanto meno discutibili.
Tutta una farsa, orchestrata a tavolino dai poteri forti.
Sono ormai anni che la scienza mainstream fatica a sostenere le proprie critiche contro la ricerca indipendente, e questa nuova arma mediatica è diventata linfa vitale per scienziati e fanboy delle loro teorie dogmatiche.
Fortunatamente, anche grazie al nostro ritorno sulle scene, la sensibilità delle persone verso le scie chimiche sta riaffiorando. Le ultime statistiche di ERGEION confermano che l’interesse verso il culto della Terra piatta è finalmente in calo.
Quando qualcuno approda sulle nostre pagine social e ci accusa di terrapiattismo, non proviamo rabbia né fastidio: proviamo solo profonda tenerezza. Sono vittime ingenue, manipolate dal regime mediatico, cieche davanti a ciò che realmente accade sopra le loro teste… e noi siamo qui per ricordarglielo.
