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“Black Knight”, un satellite alieno di 13000 anni fa disperso nello spazio

3 Min. di lettura

Quanti di voi conoscono la storia del “Cavaliere Nero”, così chiamato dai ricercatori e dagli appassionati? Oggi ne parleremo per chi non la conosce o desidera approfondire l’argomento.

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La storia di questo avvenimento risale al lontano 1899, quando l’illustre e famosissimo scienziato Nikola Tesla intercettò questo segnale durante un suo esperimento. Nel corso degli anni, il segnale si è ripresentato, suscitando l’interesse di appassionati, nazioni e società massoniche. Per alcuni è semplice spazzatura spaziale, per altri un “satellite” extraterrestre.

Questo “satellite artificiale” ha attirato l’interesse dei media principali dalla fine degli anni ’50, diventando uno tra i più discussi oggetti nello spazio. Inizialmente si pensava fosse un satellite spia russo, e come tale il Cavaliere Nero (Black Knight) ha catturato l’interesse di milioni di persone in tutto il mondo, trasmettendo segnali radio per moltissimi anni. La sua scoperta ha subito catturato l’interesse delle due superpotenze del tempo (USA e URSS) e di altre nazioni, come la Svezia e il Burundi.

Anche semplici appassionati e ricercatori indipendenti lo studiarono, e uno di loro, un operatore radioamatoriale, decodificò questa serie di segnali ricevuti dal Cavaliere Nero e la interpretò come una mappa stellare incentrata sul sistema di Stella Epsilon Bootis, dal quale si presume che il Cavaliere Nero abbia origine, risalendo a circa 13.000 anni fa.

Il Epsilon Boötis è una stella doppia della costellazione settentrionale di Boote Ha le denominazioni tradizionali Izar e Pulcherrima Il sistema Stellare può essere visto ad occhio nudo di notte, ma è necessaria la la coppia di piccoli telescopi , di risoluzione di apertura 76 mm (3,0 )o superiore -.

Wikipedia
STS088-724-67

Nel 1957, il Dr. Luis Corralos del Ministero delle Comunicazioni in Venezuela lo ha fotografato tramite Sputnik II mentre passava sopra Caracas. La cosa strana è che a differenza di quello Sputnik l e ll, satellite Cavaliere Nero orbitava la Terra da Est a Ovest. Sputnik uno e due, invece, in orbitavano da Ovest a Est con la rotazione naturale della Terra.

Il St. Louis Dispatch e The San Francisco Examiner hanno scritto sul “Satellite”, il 14 maggio 1954. Il Time Magazine ha scritto su di esso il 7 marzo 1960. Ecco cosa hanno detto su di esso:

“Tre settimane fa, i titoli hanno annunciato che gli Stati Uniti avevano rilevato un misterioso satellite “nero” ruota in alto su un’orbita regolare. C’erano le speculazioni nervosi che potrebbe essere un satellite di sorveglianza lanciato dai Russi, e ha portato la sensazione di disagio perchè gli Stati Uniti non sapevano che cosa stava succedendo sopra la propria testa. Ma la scorsa settimana il Dipartimento della Difesa ha annunciato con orgoglio che il satellite era stato identificato. E ‘stato un derelitto spaziale, i resti di un satellite Air Force Discoverer che era stato smarrito.”

giornali
(articolo in questione)

Il 23 agosto 1954, anche la rivista di tecnologia Aviation Week e Space Technology ha rilasciato una storia, facendo arrabbiare il Pentagono che stava cercando di mantenere il segreto su questa faccenda, portando alla caduta del velo di bugie che le riviste sopracitate raccontarono. Ecco un breve pezzo riassunto e tradotto per voi:

Il Pentagono, allarmato riguardo ai due satelliti precedentemente non osservati in orbita intorno alla terra, ha dissipato i dubbi con l’identificazione degli oggetti come naturali, comunque satelliti di tipo non artificiale. A capo del progettto di identificazione il Dr. Lincoln LaPaz, esperto di corpi extraterrestri dalla University of New Mexico. Un satellite sarebbe in orbita a circa 400 miglia, mentre l’altro oggetto si trova a 600 miglia. Il Pentagono pensava momentaneamente che i russi avessero battuto gli Stati Uniti nelle esplorazioni spaziali.

Astronomi e scienziati hanno calcolato che il peso di un oggetto simile dovrebbe essere di più di 10 tonnellate, un’enormità per un oggetto di tipo artificiale. Inoltre sembrava spostarsi al doppio della velocità rispetto ai satelliti lanciati da noi umani.

Nel 1963, Gordon Cooper è stato lanciato nello spazio. Nella sua orbita finale, ha riferito di aver visto in lontananza, oltre la capsula, un oggetto luminoso verde muoversi verso la sua nave spaziale. La stazione di tracciamento Muchea, in Australia, alla quale Cooper ha riferito dell’oggetto visto, raccolse sul radar il segnale dell’oggetto viaggiare da est ad ovest. L’emittente NBC ha riportato questo episodio, ma quando Cooper tornò sulla Terra, alla testata Reporter non è stato permesso di chiedere a Cooper circa l’oggetto non identificato. La spiegazione ufficiale data a Coopers dell’avvistamento era quella che “alti livelli di biossido di carbonio, hanno causato allucinazioni”.

Il “Cavaliere Nero” è un satellite extraterrestre mandato sulla Terra dai rettiliani per monitorare e programmare un invasione contro la razza umana?

O e un tentativo dei Pleiadiani di diffondere il loro amore nelle coscienze di tutti noi?

Abbiamo ignorato un tentativo di comunicazione?

Tutte queste domande resteranno per ora insolute, non fin quando noi della Chiave Orgonica studieremo questo evento. Un abbraccio e un saluto dal vostro caro Prometeo

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Con la laurea in giornalismo in tasca e forte di esperienze dirette con esseri non identificati, Prometeo ha intrapreso un'infaticabile ricerca della verità. Guidato da un'insaziabile curiosità e da un profondo senso di giustizia, si è trasformato in un pioniere dell'ignoto, svelando al mondo i segreti nascosti sotto la piramide di Caiazzo e affrontando le misteriose creature del Lago Patria.
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