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Alieni

Peppe Pluton risponde #2: Amore e amicizia interplanetari

6 Min. di lettura

Amore e pace cari fratelli e sorelle umani, innanzitutto voglio ringraziarvi tutti per il calore dimostrato e per l’affetto dei vostri messaggi di incoraggiamento. Pur non avendo mai fatto del male a nessuno ricevo periodicamente insulti e offese, ma grazie alla gente che crede in me e nell’amicizia e nell’amore intergalattico trovo la forza per andare avanti nella mia missione. Le vostre parole mi riempiono nel profondo di caldo amore e di vibrante energia celeste, vi sento tutti vicini e dentro di me.
Grazie alle sensazioni che voi tutti mi state donando ho deciso di rispondere alle domande inerenti all’amore e all’amicizia con esseri extraterrestri, un tema sempre più dibattuto in questo periodo colmo di incertezze per la specie umana.

Domande e Risposte

Francesca:

Caro Peppe,
mi vergogno un po’ a dirlo ma ho una relazione stabile con un grigio di Zeta Reticuli da 6 mesi. Purtroppo benché il nostro amore sia forte abbiamo molti problemi di comprensione. Io mi sento pronta ad avere un rapporto sessuale completo con lui, ma non so come la sua razza faccia sesso o come viva la sessualità. Non abbiamo mai toccato l’argomento perché a me imbarazza ma vorrei essere preparata, quindi chiedo a te se sai darmi qualche consiglio.

Cara Francesca, posso capire i tuoi disagi, in te rivedo le mie emozioni di quando ero giovane e non conoscevo molto di Ferid e degli amici pleiadiani. Purtroppo non avendo mai avuto alcun tipo di rapporto sessuale con i grigi non so darti un consiglio preciso, ma posso dirti quel che so a riguardo, frutto delle mie condivisioni quantiche con la federazione intergalattica di luce celeste.
Devi sapere che esistono diverse razze di grigi, alcune subdole e ostili, alleate dei draconiani, ma credo che nel tuo caso si tratti di un grigio positivo, come quelli presenti nella federazione intergalattica. Sono all’apparenza freddi e silenziosi ma possono rivelarsi persone molto fidate e sagge, dai sentimenti delicati.
La loro specie ha un unico genere sessuale e procrea per mezzo di clonazione ectoionica, e ciò che nella loro cultura può essere paragonato al nostro attosessuale è molto particolare e non ha a che fare con la procreazione.
I grigi alle estremità delle loro lunghe dita presentano una membrana mucosa che cela delle complesse terminazioni nervose. Queste terminazioni vengono usate per scambiare dati, pilotare le loro navette e per dare e ricevere piacere.
Tra grigi l’atto sessuale è composto da varie fasi, alcune prevedono il contatto delle dita tra due o più esemplari, altre uno scambio di fluidi simile ad i nostri baci con la lingua ed in fine vi è l’inserimento delle dita nella bocca del compagno.
Quando farete sesso potresti cominciare succhiando le sue dita, arrecandogli piacere grazie alla vicinanza delle sue terminazioni nervose al tuo cervello, e lui potrebbe stimolarti intimamente e inserire le sue dita nel tuo ricettacolo vaginale, procurandoti piacere e a sua volta ricevendone dal contatto tra le sue e le tue terminazioni nervose interne.
Io vi consiglio di affrontare l’argomento e di divertirvi a sperimentare, se siete innamorati sarà una cosa molto piacevole. Sii te stessa e sappi che nella cultura dei grigi procurarsi piacere reciproco è un qualcosa di positivo, da vivere tra amici o tra amanti, senza alcun tipo di pregiudizio di sorta.

Virginia Staller:

Caro Peppe, qui parli dello scambio di informazioni con Ferid come qualcosa di piacevole ma che assolutamente non riguarda l’atto sessuale. Mi è quindi venuta la curiosità su come i pleiadiani facciano sesso, se possono farlo anche con noi umani, se hanno ricorrenze tipo San Valentino. Potresti approfondire per noi? Grazie!

Amore e pace cara Virginia, la tua domanda è molto interessante, e benché io abbia già affrontato l’argomento, ma in maniera frammentaria, colgo l’occasione per dare una risposta approfondita a tutti.
Innanzitutto è bene fare una premessa, i pleiadiani, in quanto razza culturalmente molto più evoluta di noi hanno da tempo abbandonato diversi concetti che la nostra società ancora tiene ben stretti.
Nella cultura pleiadiana l’accoppiamento per fini riproduttivi e i rapporti sessuali, che sarebbe meglio definire interscambi di piacere, sono due cose distinte, con scopi nettamente differenti.
L’atto riproduttivo presso i pleiadiani avviene tra esemplari maschi e femmine mediante sonde artificiali, un po’ come la fecondazione assistita terrestre. Procreare non implica uno scambio di piacere fisico e si decide di avere un figlio solo quando una coppia ha l’amore celeste necessario. Va precisato anche che le coppie pleiadiane non hanno alcun tipo di vincolo egoista, e vivono la loro vita in maniera serena, condividendo il proprio amore con tutta la comunità. Generalmente maschi e femmine hanno ruoli ben distinte nella società, e di conseguenza è più frequente che ci si scambi amore e piacere tra esemplari appartenenti allo stesso sesso.
Concetti come eterosessualità e omosessualità per i pleiadiani non hanno alcun significato ed essi sono in grado di dare amore a chiunque, perché l’amore siderale è universale, e non prerogativa si alcuni.
Dopo questa doverosa premessa traspare che nella cultura pleiadiana il sesso è qualcosa di molto diverso da ciò a cui siamo abituati, ed anzi, sarebbe sbagliato applicarlo ai pleiadiani col significato terrestre.
Ciò che più si avvicina al nostro concetto di sesso è l’interscambio di piacere, cosa che avviene mediante il contatto tra sonda organica pleiadiana e il connettore, dopo di che il pleiadiano che ha inserito la sonda invia fasci di amore e informazioni riempiendo di caldo piacere vibrante il partner. Ad alcuni di voi tale descrizione potrà indurre l’idea di un rapporto anale, ma in realtà si tratta di qualcosa di diverso, benché la penetrazione sia molto simile, ma priva di qualsiasi moto pelvico. Il piacere nell’atto dell’interscambio non proviene dalla sonda o dal connettore ma bensì dalla propria anima, grazie allo scambio di dati diretto tra le menti di chi lo pratica.
L’interscambio tra pleiadiani avviene molto spesso durante le loro giornate, perché viene utilizzato come mezzo per comunicare informazioni, che in altri modi non sarebbero trasmesse in modo corretto.
Le donne pleiadiane applicano un principio simile per la trasmissione dei dati, essendo dotate di connettori con sonda incorporata, ma per praticità quotidiana spesso di avvalgono di prolunghe artificiali, che permettono loro un invio di dati più semplice anche verso esemplari maschi.
L’interscambio può avvenire anche tra pleiadiani ed esseri umani, ed è ciò che accade quando noi contattisti veniamo convocati per ricevere informazioni. Si tratta di una cosa necessaria, perché tramite la parola non saremmo mai in grado di assimilare i loro concetti e i loro importantissimi messaggi. Purtroppo noi esseri umani non siamo in grado di inviare dati, i nostri genitali non sono ancora abbastanza evoluti per supportare tale funzione. Se un essere umano volesse procurare del piacere ad un pleaidiano dovrebbe attuare una stimolazione fisica intima quasi del tutto simile a quella terrestre, anche se purtroppo il piacere fisico che ne ricaveranno non sarà mai paragonabile a quello dell’anima.

Niccolò:

Come si posso contattare i pleiadiani?

Carissimo e dolce Niccolò, la tua è una domanda che mi viene posta molto spesso. Per ragioni di sicurezza è impossibile ai terrestri entrare in contatto con i pleiadiani se questi in primis non decidono di farlo.
I contattisti vengono scelti, anche contro la loro volontà a portare il pesante fardello della verità, e finché i terrestri non apriranno le loro menti le razze aliene positive difficilmente si paleseranno a tutti.

Lorella:

ciao scusa il disturbo ma tu sei un esperto ed è meglio chiedere agli esperti prima di muoversi: un mio amico è entrato in conatto telepatico con una navicella dicono di essere “brutti” dal disegno telepatico semrbano insettoidi tipo mantidi. Sono pericolosi??? corrado malanga li descrive nei suoi casi di adduzioni non propio piacevoli.ciao grazie

Nella maggior parte dei casi di alieni insettoidi si tratta di entità negative, quindi il mio consiglio è quello di adottare la massima prudenza ed alla minima incertezza chiudere il contatto telepatico e schermare la propria mente con una barriera auronumerica.
I mantidoidi sono una razza aliena che agisce in maniera autonoma, fuori da qualsiasi regolamento intergalattico e molto di frequente praticano rapimenti, anche con conseguenze disastrose, come mutilazioni e detenzione a fine di test.
Si tratta di essere primi di qualsiasi sentimento, pertanto sono incapaci di provare amore o amicizia, e se appare in contrario è soltanto perché hanno interesse a far sembrare così le cose.

DiGe:

Cosa ne pensa Ferid dell’Homo Saurus, l’alieno che molti giurano aver visto lungo le sponde del Po? La popolazione è in pericolo?

Fortunatamente per noi l’Homo Saurus è stato portato via dai suoi simili, e quindi non rappresenta più un pericolo.
Secondo le informazioni trasmessemi da Ferid e dagli amici pleiadiani si è trattato di un alieno rettiliano bicaudale, tipologia assai pericolosa, ma siccome fu avvistato da molti i suoi simili decisero che era meglio sollevarlo dai suoi incarichi.
La razza umana non deve però credere di essere al sicuro solo perché diventa sempre più difficile avvistare razze aliene negative, perché siamo costantemente sorvegliati e manipolati, e finché non sceglieremo in maniera consapevole di spezzare le catene la confederazione intergalattica di luce non potra tenderci la mano.

Chiedetelo a Peppe

Come nella scorsa puntata, se avete domande da pormi fatemele pure qui sotto nei commenti o via messaggio privato su Facebook, ed io risponderò volentieri.
Un caldo abbraccio d’amore, che la vibrante essenza celeste galattica pulsi dentro di voi.

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Sull'autore
Noto contattista sardo, che fin dalla tenera età riceve visite interplanetarie, dalle quali apprende notizie segrete. Ha instaurato un rapporto di amore e di vibrante condivisione con i pleiadiani, i quali sovente lo riempiono di conoscenza e calore.
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