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Dispositivi di aerosol montati sul piano di coda di velivoli commerciali

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stronzio da dietro gli aerei Si era già ampiamente parlato in passato di velivoli commerciali, soprattutto delle compagnie low costs armati fino ai denti con erogatori chimici, pronti a bombardarci con ogni sorta di sostanza, che sia bario, manganese o stronzio per loro non fa differenza, spruzzano giorno e notte.
Oggi vogliamo però sollevare una questione mai sollevata prima in questa sede, e cioè il posizionamento degli ugelli emettitori di scie chimiche presenti sul corpo degli aerei (in taluni casi anche di elicotteri).
Ci viene sempre detto dagli scettici ignoranti e accecati dai media che le scie chimiche non sono altro che vapore derivato dalla combustione dei motori, ma si può bere questa bufala anche quando il getto viene palesemente emesso dalla coda dei velivoli?

Notare bene il punto di emissione del getto e il colore particolare

Notare bene il punto di emissione del getto e il colore particolare

Emerge palese l’ennesima prova, “la pistola fumante” di un qualcosa che non va e che le masse non devono conoscere.
La spiegazione di tale anomalia è abbastanza semplice, le scie chimiche vengono deliberatamente emesse e sono qualcosa di ben diverso dalle scie di condensa (fenomeno molto raro) provenienti da motori.
Negli ultimi tempi il web è stato praticamente invaso dalle fotografie di fantomatici tubicini presenti sulle ali o presso i motori degli aerei. Questi ultimi parlano da soli, anche un bimbo di 5 anni sa bene che i tubi servono a far passare qualcosa, nel nostro caso potenti veleni e nanoparticolati in grado di modificare il clima.
spruzzatore di scie chimicheI ricercatori indipendenti da tempo però si interrogano sul perché in taluni casi le scie chimiche vengano emesse da spruzzatori posizionati lontano dai motori, sulla coda dei velivoli.
La posizione è molto inusuale e non può essere giustificata agli occhi dell’opinione pubblica come semplice emissione dei motori. Quindi molto probabilmente il rischio vale la candela e la scelta di una posizione posteriore deve essere giustificata in qualche modo.
Una delle spiegazioni più plusibili alla faccenda ci arriva dal ricervatore e skywatcher freelance franco-polacco Milton Groszizi che implica la posizione posteriore all’emissione di delicati materiali che andrebbero alterati se emessi troppo vicini ai motori, che ricordiamo emettono un calore superiore ai 1200 °C.
Stando alla teoria di Groszizi dal posteriore degli aerei verrebbe spruzzato un composto a base di stronzio misto ai famigerati escherichia coli, miscela in grado di causare gonfie nubi di neve o grandine.
Lo stronzio è un elemento molto morbido e suscettibile alle alte temperature, più di bario e alluminio, e gli e. coli in quanto batteri rischiano di essere uccisi dall’eccessivo calore.
La spiegazione dunque potrebbe essere che determinate miscele (abbiamo riportato stronzio misto a e. coli ma potrebbero essercene altre) per adempiere al loro scopo necessitino di un punto di emissione ben lontano dalle alte temperature dei motori.

Attualmente la teoria di Milton Groszizi è la più accreditata nella sfera della ricerca indipendente e vi terremo informati se sopraggiungeranno nuovi dettagli o spiegazioni più esaurienti.

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Sull'autore
Un italiano trapiantato in America da tempo, spinto da un'incrollabile sete di verità, combatte per smascherare inganni e ingiustizie, incurante di rischi e ostacoli. Impavido membro della Nevada Chemtrail Reports e del Mutual UFO Network (MUFON), conduce instancabilmente indagini personali, i cui risultati trovano spesso spazio sulle pagine di autorevoli riviste specializzate dell'Ohio.
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