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Il segreto progetto dietro alla frutta a guscio

1 Min. di lettura

Sicuramente diversi di voi avranno letto molto spesso la frase “può contenere tracce di frutta a guscio” negli ingredienti di prodotti alimentari confezionati e non solo.
Qualche tempo fa leggendo gli ingredienti dietro ad una confezione di perette lassative fui spinto dalla curiosità e feci qualche ricerca. Ciò che è emerso ha dell’incredibile.
A quanto pare diversi tipi di frutta a guscio, come la noce pechinese e le arachidi del sud America sono escluse dalle normative sugli OGM, ma apparentemente i motivi sono ignoti.

Seguendo la pista degli organismi geneticamente modificati siamo riusciti ad entrare in contatto con Tonino (nome fittizio), coltivatore di pistacchi pentito che ci ha fornito tutte le tessere del puzzle di cui avevamo bisogno.
Tonino afferma che tutte le piante di frutta a guscio da lui coltivate sono originate da semi provenienti dell’America e distribuiti su territorio nazionale da consorzi i quali grazie a cavilli legali riescono praticamente ad imporne l’uso. Nessuno ha il diritto di chiedere troppi dettagli su questi semi, pena l’allontanamento, ma Tonino nei suoi 19 anni di onorata carriera è riuscito a carpire diversi dettagli.
La frutta a guscio OGM non presenta alterazioni rispetto a quella naturale se analizzata con i rudimentali strumenti a disposizione della scienza di regime, ma se portata in un laboratorio di analisi indipendente mostra risultati fantascientifici.
Infatti stando alle affermazioni del pistacchiaio, all’interno sono presenti delle nanoparticelle di metatron che esposte ad una determinata frequenza ELF e dosi massicce di bario possono alterare il comportamento umano spingendolo alla sodomia.
Senza mezzi termini la nostra fonte ha affermato in conclusione che la frutta a guscio è un vile strumento della lobby gay per spingere le persone a rapporti omosessuali, rendendoli poi schiavi delle multinazionali della moda gay.

Le parole di Tonino ci suonano rivelatore e del tutto sensate, finalmente abbiamo una spiegazione all’acquisto compulsivo di capi d’abbigliamento maschili sempre più simili a quelli femminili. Prima dell’avvento delle scie chimiche nessun giovane ragazzo avrebbe mai indossato una maglietta rosa con le farfalle.
Potrebbe trattarsi di un caso, ma ci sono troppe casualità accumulate una dietro l’altra.

Sulla faccenda della frutta a guscio sodomizzante alcuni vili debunker pagati si sono mossi anticipando le nostre scoperte, ridicolizzando la faccenda con delle vignette satiriche.
Ciò che i debunker non immaginano è che le loro mosse per noi gente sveglia non sono altro che conferme alle nostre tesi.

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Sull'autore
Un italiano trapiantato in America da tempo, spinto da un'incrollabile sete di verità, combatte per smascherare inganni e ingiustizie, incurante di rischi e ostacoli. Impavido membro della Nevada Chemtrail Reports e del Mutual UFO Network (MUFON), conduce instancabilmente indagini personali, i cui risultati trovano spesso spazio sulle pagine di autorevoli riviste specializzate dell'Ohio.
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