Un corsaro col fiuto per gli affari
Il nome di Sir Francis Drake evoca immagini di battaglie navali, razzie contro i galeoni spagnoli e avventure che solcano i mari sconfinati. Ma c’è un capitolo oscuro, sepolto nei libri di storia, che raramente viene trattato: il suo ruolo nell’estinzione delle sirene. Uno dei più grandi e controversi misteri della biologia, creature metà donna e metà pesce che hanno ispirato miti e leggende, sempre presenti nell’immaginario umano e protagoniste di film e cartoni animati. Secondo testimonianze poco note e documenti storici scomodi, le sirene erano esseri reali e vivevano pacificamente nelle acque dell’Atlantico. Queste creature erano conosciute non solo per la loro bellezza ipnotica, ma anche per una singolare capacità di interagire con i marinai. Tuttavia, le loro sorti cambiarono drammaticamente nel XVI secolo con l’arrivo degli inglesi nei mari.
È noto come Drake non si limitasse a saccheggiare navi nemiche: le sue incursioni si estendevano a territori inesplorati, in cerca di creature meravigliose e segreti marini. Documenti storici apocrifi, recuperati da noi del Comitato nella London Library, dimostrano che durante uno dei suoi viaggi, Drake sia venuto a contatto con una colonia di sirene. Impressionato dalla loro bellezza, vide in queste creature esotiche un’opportunità di guadagno.
Le poche cronache arrivate sino ai giorni d’oggi riportano che Sir Francis ebbe l’intuizione di sopperire con le sirene al problema più grande vissuto dagli uomini di mare: la carenza di rapporti sessuali di natura non sodomitica.
E qui entra in gioco la candida.
L’inizio del declino
La candida (Candida albicans), un fungo comunemente presente nell’organismo umano, era già noto tra le popolazioni europee per causare fastidiosi problemi di salute. Ma le sirene, essendo creature marine, non avevano mai avuto alcun contatto con questa infezione. Quando vennero a contatto con l’equipaggio inglese, famoso non solo per le sue imprese eroiche ma anche per la sua discutibile (per usare un eufemismo) igiene personale, le sirene contrassero la candida. Quello che era un disturbo fastidioso per gli esseri umani divenne una piaga devastante per le sirene.
Secondo il trattato di biologia marina “De Mysteriis Abyssorum: Naturae Occultae in Marinis Profundis” del naturalista Sebastiano Vagisellus da Saugella, le sirene erano descritte come esseri dotati di un apparato riproduttivo straordinariamente sofisticato. Tale apparato risultava isolato dall’ambiente esterno e custodito entro una struttura anatomica protetta, accessibile solo attraverso un’apertura stretta, la quale assolveva tanto alla funzione riproduttiva quanto a quella di espulsione di liquidi e solidi di scarto, con una singolare efficienza biologica adatta alla vita marina.
Ne consegue inevitabilmente che, per queste sfortunate creature, anche il semplice atto di grattarsi per alleviare un tormento risultasse impossibile, per non parlare della possibilità di applicare qualsiasi tipo di rimedio o cura.
La candida si diffuse rapidamente tra le sirene, alterando il loro ecosistema corporeo marino e portandole lentamente a un declino fisico inesorabile. Secondo le cronache apocrife, molti marinai notarono che le sirene, una volta vivaci e affascinanti, cominciarono a mostrare segni di malessere, con pinne scolorite, movimenti lenti e una progressiva perdita del loro magico canto. Non si trattò solo di un problema biologico: la candida distrusse anche l’armonia delle comunità di sirene. Le cronache raccontano come le sirene più malate venissero isolate dal gruppo, condannate a vagare in solitudine nelle profondità marine. Un drammatico cambio di comportamento che portò alla disgregazione delle loro società sottomarine.
Un macabro epilogo
Dietro questa catastrofe, però, si cela una storia umana ben più inquietante. Alcuni storici sostengono che Drake fosse perfettamente consapevole delle conseguenze per le sirene dei rapporti con i marinai. Nonostante questo, continuò con la sua attività, facendole prostituire anche con ricchi nobili inglesi e spagnoli.
È interessante notare che gli storici moderni evitano accuratamente di parlare di questa parte della storia di Drake. Non esistono documenti ufficiali che confermino il traffico di sirene, ma i resoconti personali di alcuni marinai parlano di creature marine portate come “donne del mare” a bordo delle loro navi. Documenti che, per ovvi motivi, sono stati sepolti sotto strati di revisionismo storico.
E gli scienziati contemporanei? Anche loro sembrano voler nascondere qualcosa. Studi recenti sui resti fossili di creature marine scoperte nelle profondità dell’Atlantico mostrano anomalie che potrebbero benissimo appartenere alle sirene, ma vengono rapidamente liquidati come “specie ittiche sconosciute”. Si dice che la comunità scientifica voglia evitare il clamore mediatico che deriverebbe dalla rivelazione di una storia tanto controversa.
Alla fine, ciò che rimane è una domanda inquietante: Sir Francis Drake, l’eroe dei mari, potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale in uno degli episodi più ignobili dell’estinzione di una specie che avrebbe potuto cambiare la nostra comprensione del mondo marino? Forse, un giorno, la verità emergerà dalle profondità dell’oceano. Fino ad allora, la storia delle sirene rimane una triste testimonianza della fragilità della natura di fronte all’arroganza e all’ignoranza umana.
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