La lotta alle scie chimiche dovrebbe caratterizzare ogni giorno delle nostre vite, anche in vacanza non c’è da abbassare la guardia.
Non tutti sanno che la geoingegneria clandestina in atto sopra le nostre teste è finanziata per almeno il 15% dalle lobby degli albergatori, che in estate si danno battaglia a suon di cataclismi. Le ingenti somme stanziate hanno l’obiettivo di portare il cattivo tempo, penalizzando alcune località turistiche per favorirne altre. Un esempio lampante e recente è stato il terremoto in Emilia Romagna o la bomba d’acqua abbattutasi la scorsa estate sella riviera Romagnola. Gli artefici di tali attacchi sono con tutta probabilità gli albergatori della Versilia, e infatti negli scorsi anni hanno goduto di un incremento di turismo, a differenza della Romagna.
Di contro, come metodo di difesa, molti alberghi hanno fatto installare sui loro tetti delle antenne (spacciandole per ripetitori telefonici) per l’emissione di onde Delta Micron®, in grado di disturbare la formazione di cataclismi. Tali strumenti di difesa non fanno che aumentare l’intensità degli attacchi climatici, per vanificarne gli effetti, e i risultati sono quelli visibili ogni estate, e cioè una stagione fuori ogni controllo.
Ciò che vogliamo promuovere qui in Italia è un’iniziativa che da un paio di anni viene portata avanti con successo dalla Spagna, il Portogallo e il Canada.
Si tratta di chiedere esplicitamente quando si prenota un albergo che la camera non abbia la vista sulle scie chimiche e che non sia presente un ripetitore telefonico sul suo tetto, in caso contrario si fa presente che per tali motivi si cercherà altrove.
Lo scopo di tale iniziativa è quello di far pressione alle lobby degli albergatori affinché cambino le loro barbare politiche climatiche e facciano qualcosa per far cessare l’attività di irrorazione clandestina.
Circa il 30% della popolazione è cosciente di ciò che avviene sopra le proprie teste, quindi se questa fetta boicotta le strutture turistiche, queste ultime perdendo una massiccia entrata economica faranno pressioni non indifferenti allo stato, come agli aereoporti per far cessare l’irrorazione, ormai palese a tutti.
Speriamo che voi, come noi, aderiate a questa iniziativa, condividendola anche, in modo che molte altre persone possano dare il loro grosso contributo nella lotta quotidiana.
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