Alieni

Mario “Rick Deckard” Pitone: il cacciatore di rettiliani

2 Min. di lettura

Il mio nome è Mario, Mario “Rick Deckard” Pitone e ho deciso di divulgare tutte le più nascoste e taciute verità sui complotti che alieni senza scrupoli tramano alle spalle di noi umani.
In vent’anni di incessanti ricerche sono incappato in verità incredibili e, di conseguenza, sono stato ripetutamente minacciato da rettiliani e Illuminati. Ma non ho mai mollato. L’amore per il sapere e la verità mi hanno sempre dato la forza di continuare, fino a farmi diventare un vero e proprio “cacciatore di rettiliani”.
In questo spazio pubblicherò una nutrita serie di ricerche e di scoperte che mi hanno condotto a un livello di consapevolezza superiore alla media dormiente.
Ed è questa la mia missione: svegliare quanti più dormienti possibile e combattere insieme la dittatura rettiliana!

Cronache del Ghiaccio e del Fuoco #1/4 – La base segreta rettiliana

Diversi anni fa, decisi di partire per la terra più infestata dalle irrorazioni di bario e tallio: l’Islanda.
Lì quelle maledette scie si raggruppano e si condensano con un’intensità mai riscontrata altrove. Mi suonava strano: possibile che in un’isola così remota ci sia un’attività geoingegneristica così fervente? E perché mai poi? A poco a poco un dubbio sempre più pungente si insinuò nella mia mente: quella coltre malata di “nuvole” dense e lattiginose serviva probabilmente per nascondere qualcosa.
Partii così per l’isola e, non appena giunto, potei constatare che il cielo era completamente offuscato da cirri, nembi e cumuli di provenienza artificiale. Aliena sicuramente.
Presi a nolo una 4×4 e decisi di addentrarmi verso il selvaggio interno: avevo infatti sentito parlare di un’installazione geotermica misteriosa nei territori interni, là dove non ci sono strade battute e dove i ghiacci e i vulcani regnano incontrastati. Ma l’entroterra era davvero esclusivamente dominato dalla forza della natura? Io non credevo!
Fu così che giunsi finalmente nella piana di Myvatn, dove fui testimone di un quadro orribile: sopra un terreno deserto, rosso e brullo (chiaramente di origine aliena) e solcato da rivoli di liquido melmoso incandescente, passeggiavano placidamente due entità dalle sembianze umane. Avvolti da bianche scie venefiche, due mostruosi Rettiliani (addirittura senza pelle artificiale finta-umana!) emettevano strani e ipnotici rumori, con cadenza metrica e ritmico movimento di bacino. Solo più tardi capii che non era il loro modo di comunicare, ma si trattava di un richiamo amoroso!
Scoprii infatti che i rettiliani compensano la loro sete di potere e dominio delle specie diverse con un continuo “calore” e si attirano l’un l’altro, indipendentemente dai loro tre sessi originali, emettendo cacofoniche sinfonie prodotte dalle loro corde vocali rettali.
Senza farmi notare li seguii fino alla loro segreta installazione: attesi che entrassero all’interno e, con molta circospezione, li seguii ed ntrai a conoscenza della più grande base aliena che abbia mai visitato sul pianeta Terra.
Questo fu il mio primo incontro ravvicinato con i Rettiliani: all’interno di quella aliena installazione raccolsi moltissime informazioni e misi a repentaglio la mia vita innumerevoli volte.
Ma questo è materiale per un prossimo articolo, sempre che qualche “dormiente” sia disposto a SVEGLIARSI dal sonno chimico indotto dalle scie rettiliane e sia pronto a seguire le mie importanti scoperte.

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Noto soprattutto per le sue scorribande in aree del mondo segretissime, Mario si prefigge un solo scopo nella vita: scovare e combattere fino alla morte i rettiliani che, sotto mentite spoglie, infestano il nostro pianeta.
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