È successa a Filgaia, piccola cittadina di 8000 abitanti, una vicenda che non ci sorprende più di tanto, in quanto italiani.
Alfonso, muratore disoccupato, ha fatto richiesta presso la direzione della scuola elementare di suo figlio per esporre nelle aule, di fianco al crocifisso, delle orgoniti su delle mensoline da lui costruite.
Lo scopo di Alfonso era quello di allontanare dagli alunni le energie negative, i metalli pesanti e los voladores, al fine di aiutarli a raggiungere uno stato di coscienza più elevato.
In risposta ai suoi nobili intenti la direzione scolastica ha replicato con la tristemente nota frase “il crocifisso non si tocca”, il monopolio della parete doveva restare cristiano.
Sono servite a poco le proteste di Alfonso ed altri genitori, il nostro paese, e le sue istituzioni, sono troppo bigotte per ammettere gli effetti benefici delle orgoniti.
Questa vicenda ricorda molto da vicino quella della bidella sospesa dal servizio perché usava aceto di mele (pagato di tasca sua) invece dell’alcool per pulire. Lo scopo era simile a quello di Alfonso e le sue orgoniti, ripulire l’aria.
La domanda che come sempre sorge spontanea è: si tratta di bigottismo oppure sono in gioco poteri forti che impediscono il diffondersi di questi nuovi metodi?
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