Salute e Benessere

Seme maschile, alternativa salutare al burro

3 Min. di lettura

Care amiche e cari amici, eccoci qui con il nostro consueto appuntamento di salute alternativa, dove approfondiremo un argomento che necessita di grande apertura mentale.

Chi mi conosce sa bene che sono una persona che ama rompere i tabù imposti dalla società, oltre che sperimentare.
Uno dei miei ultimi esperimenti riguarda la sostituzione del burro come ingrediente delle ricette. Sappiamo tutti quanto sia innaturale l’assunzione del latte animale, soprattutto da adulti, ma ahimè non è così semplice trovare alternative sane e soprattutto sostenibili ai suoi derivati.
È vero che in commercio esistono alternative vegan, come la più comune margarina, diversi oli, o frutti come l’avocado.

Molto spesso però queste alternative non tengono conto della sostenibilità o della salute delle persone, oltre ad avere dei costi elevati, e a noi liguri non piace spendere inutilmente 😜.

Un giorno quasi per gioco, il mio compagno era particolarmente insistente in quel senso, io non avevo voglia e gli ho consigliato caldamente di provvedere da solo. In quel momento mi si è accesa una lampadina e gli ho chiesto anche, già che c’era, di conservare in un bicchiere, perché non bisogna sprecare niente e gli avrei preparato poi una sorpresa golosa.

Detto fatto mi sono subito messa all’opera, e miscelando il seme del mio compagno con della farina di riso e un goccio di acqua ho ottenuto un panetto dalla densità desiderata. Ho poi deciso che il piccolo panetto aveva bisogno del giusto riposo, e l’ho tenuto in frigo per circa 2 ore.

Sarà stata la fortuna del principiante ma il risultato finale è stato qualcosa di molto simile al burro, con un profumo ed un sapore veramente caratteristici.
Quella volta per non strafare decisi di usare il burro di Priapo (così ho deciso di chiamarlo) per una preparazione molto semplice: dei biscotti con semi di chia tostati.
Furono un successo, tanto da ripeterne periodicamente la preparazione. Quando capita di portarne sul lavoro i miei colleghi impazziscono e si meravigliano del loro sapore nonostante l’origine vegan. Ovviamente sto ben attenta a rivelare l’ingrediente segreto perché non tutti i miei amici e colleghi hanno la mente abbastanza aperta.

Ormai sono due anni che utilizzo seme maschile in cucina e nel tempo ho affinato le mie ricette migliorando sempre il risultato. Non crederete mai quanto lo sperma umano abbia da offrire in cucina, bisogna provarlo.

Questo articolo però non è un ricettario e quindi non mi soffermerò oltre a parlare delle varie preparazioni. L’obiettivo di ciò che scrivo è aprire la mente e fornire spunti creativi a chi legge.

Molti carnivori mangiano testicoli di animale, ovaie e sperma di pesce e molte altre frattaglie che mi fanno venire il voltastomaco al solo pensiero. Allora perché non cerchiamo di essere più onesti con noi stessi e la società rivalutando il seme maschile umano? Io non ci vedo nulla di male o di rivoltante.

Un maschio adulto in salute è in grado di produrre a Km 0 circa 40-80ml di seme al giorno, e nel farlo prova anche piacere! Nella coppia ci si può anche divertire in due nella sua produzione.
Una mucca che produce latte per noi umani senz’altro si diverte meno, o per niente.

Ricordiamo anche che nessuno è intollerante al seme maschile e non mi risulta che abbia mai fatto male a nessuno. Certo, anche se gustoso, come qualsiasi cosa basta non mangiarne fino all’indigestione.

Purtroppo devo ammettere che non è da tutti avere una produzione di sperma a disposizione. Chi non è dotato per natura di un pene funzionante e non ha un compagno maschio a disposizione può faticare a procurarsi abbastanza seme per le sue ricette.
Se la nostra società occidentale bigotta fosse più aperta sarebbe senz’altro più facile per tutti.

C’è solo una raccomandazione che mi sento di darvi, ed è quella di assicurarvi che l’origine del seme sia controllabile. È infatti indispensabile accertarsi che il produttore sia in salute e non abbia alcun tipo di malattia trasmissibile. Consiglio sempre anche di assumere sperma dopo adeguata cottura o quantomeno processo di pastorizzazione.

In conclusione, largo alla fantasia, l’unico limite è l’immaginazione!

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Sull'autore
La natura e il corpo umano sono le sue più grandi passioni. Naturopata e urinoterapeuta, da anni si dedica allo studio delle proprietà curative degli elementi naturali. Parallelamente, ha sempre nutrito un profondo interesse per il simbolico e l'occulto, approfondendo anche il mondo dei messaggi subliminali.
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