Certamente tutti voi avrete notato l’intenso lavoro di irrorazione di cui l’Italia è stata teatro nelle ultime settimane, massicci banchi di scie chimiche hanno reso i nostri cieli come scacchiere. Le naturali nuvolette di inizio inverno sono state sostituite da scuri aerocondensati chimici pronti a scagliare le loro bombe d’acqua sulla povera popolazione.
Nelle ultime settimane siamo stati molto impegnati con le misurazioni atmosferiche, i vari rilevamenti dell’aria e l’osservazione dei tanker, attività quotidiana ormai per tutte le persone sveglie.
Dopo tale intenso studio siamo arrivati alla conclusione che l’Italia, e l’Europa, stanno per vivere grandi sconvolgimenti climatici. Le nostre supposizioni stanno trovando conferma nel maltempo che in questi giorni sta imperversando sulla nostra penisola, con maggiore intensità al nord.
Nei prossimi mesi potremo assistere ad un graduale ma significativo calo delle temperature, piogge massicce e temporali (soprattutto nelle regioni del nord che sono le più irrorate) con nevicate sature di bario e alluminio.
Da sempre l’inverno è il periodo di maggiore attività geoingegneristica, mascherata per perturbazioni stagionali, ma chiunque ha un briciolo di memoria sa bene che le stagioni di una volta erano ben diverse.
L’unico lato positivo che riusciamo a trovare in questa apocalisse climatica è che forse qualcuno tra la massa di persone manipolate mentalmente dalle partite di calcio (vi siete mai chiesti perché la stagione calcistica cade proprio con la brutta stagione?) inizierà a farsi qualche domanda.
Oramai la geoingegneria clandestina e l’avvelenamento aereo globale sono ben palesi, gli pseudo scienziati di regime fanno sempre più fatica a dare spiegazioni convincenti alla popolazione.
