Senz’altro molti di voi avranno già sentito parlare del mistero inquietante e affascinante di “Chi ha sognato quest’uomo?” (titolo originale: Ever Dream This Man?), un enigma che, ancora oggi, sfida ogni tentativo di spiegazione scientifica.
This Man

Nel 2006, una donna racconta al suo psicologo di aver sognato un uomo sconosciuto dal volto particolare. Quando il medico disegna il volto, altri pazienti lo riconoscono e affermano di averlo visto nei propri sogni. Da lì nasce un fenomeno globale: centinaia di persone in tutto il mondo dichiarano di aver sognato lo stesso uomo, pur non conoscendolo nella realtà. Il volto, anonimo ma stranamente familiare, viene presto soprannominato This Man. Diverse teorie cercano di spiegare il mistero, dalle interpretazioni psicoanalitiche all’inconscio collettivo, fino a suggestioni paranormali o l’ipotesi più accreditata che lo identifica come Stefano Belisari.
Ma non è di This Man che vogliamo parlarvi oggi. Il mistero è talmente fitto che non basterebbe un’enciclopedia per raccoglierne tutte le sfaccettature. Ciò che vogliamo raccontarvi è un fenomeno più recente, che riguarda profondamente il nostro paese e che abbiamo scoperto quasi per caso, nel corso degli ultimi mesi.
Una scoperta casuale
Tutto è cominciato con un segnale in apparenza innocuo: Wotan, durante le sue consuete sedute di psicoanalisi indipendente, ha iniziato a notare uno schema ricorrente. Un numero crescente di pazienti gli raccontava di aver fatto sogni in cui ricevevano visite da un uomo dai tratti ben riconoscibili, ricorrente ma avvolto nel mistero. L’aspetto? Inconfondibile: sembrava proprio Vladimir Putin, o quantomeno qualcuno di straordinariamente simile. Eppure, nei sogni, non si presentava mai per nome.
I protagonisti di questi incontri onirici, tutti maschi, descrivono una sensazione di profondo benessere al risveglio, una calma quasi terapeutica che sembra scaturire da un’esperienza vissuta in modo totalizzante, anche se difficile da ricordare nei dettagli. I sogni, come spesso accade, restano sfocati e frammentari, ma emergono frammenti ricorrenti: una vicinanza intensa, una presenza tangibile, il calore di un corpo che rassicura senza parlare. Tutti, senza eccezione, parlano dello stesso uomo. Un uomo sereno, solido, forte, capace di infondere affetto sincero, una figura che consola e accoglie, al tempo stesso guida e complice. C’è chi parla di un abbraccio che va oltre l’abbraccio, chi accenna a gesti lenti e pieni di significato, e chi semplicemente lo descrive come la manifestazione di un amore platonico… ma non privo di profondità carnale.

Un dato sorprendente, che potrebbe aprire nuovi scenari interpretativi, è che il numero di italiani coinvolti in questo fenomeno potrebbe essere molto più alto di quanto finora immaginato. Questo spiegherebbe in parte perché, all’interno del dibattito nazionale, molti nostri connazionali difendano Vladimir Putin con un trasporto quasi personale, come se lo percepissero non solo come un leader politico, ma come un fratello, un complice, o addirittura un amante segreto.
Naturalmente, La Chiave Orgonica non prende alcuna posizione politica in merito: il nostro intento è solo quello di analizzare i dati emergenti. Tuttavia, non possiamo ignorare un ulteriore dettaglio inquietante: figure pubbliche di spicco come Alessandro Barbero, Marco Travaglio, Alessandro Orsini e persino Matteo Salvini – tutti noti per le loro dichiarazioni talvolta indulgenti nei confronti del presidente russo – avrebbero ricevuto, o riceverebbero tuttora, le sue visite nei sogni. Sarebbe forse questa la chiave per comprendere l’affettuosa ambiguità di alcune delle loro posizioni?
Ipotesi e interrogativi
Ma cosa si cela dietro queste apparizioni notturne? Diverse ipotesi sono al vaglio degli esperti indipendenti.
C’è chi parla di un archetipo psichico emergente, una figura paterna autoritaria ma rassicurante, che il subconscio collettivo italiano avrebbe scelto per colmare un vuoto nostalgico lasciato da un grande leader.
Altri, più inclini alla visione spirituale, ipotizzano che si tratti di una proiezione astrale del vero Putin, impegnato in una sorta di missione onirica globale per raccogliere consensi attraverso i sogni, bypassando i media e le logiche della veglia.
Non manca chi suggerisce una manipolazione neuropsichica remota, forse veicolata attraverso onde ELF e 5G emesse dai laboratori segreti sotterranei del Cremlino. A sostegno di questa testi vi è la testimonianza di alcuni uomini che riferiscono anche di polluzioni indesiderate. Chi ci segue sa bene che è stata dimostrata stretta correlazione tra onde ELF/5G/WiFi e le polluzioni notturne.
Infine, la teoria più controversa: che Putin non sia una persona, ma un’entità transdimensionale, capace di manifestarsi simultaneamente in vari piani dell’esistenza, incluso quello onirico.
Teorie bizzarre? Forse. Ma quando i sogni si fanno collettivi, è la realtà stessa a scricchiolare.

E voi, avete sognato quest’uomo? Non esitate a segnalarci le vostre esperienze, nel caso foste tra i fortunati che ricevono queste speciali attenzioni notturne.