Le energie rinnovabili, uno dei temi più discussi, eppure Nikola Tesla ci ha lasciato i dettami per un’energia libera e infinita, scomoda per molti. Su tali energie grandi multinazionali speculano o vi nascondono secondi fini, come il caso degli aerogeneratori.
Sparsi un po’ in tutto il mondo, questi campi vasti che arrivano a contenere anche centinaia di eliche hanno destato il nostro interesse dopo aver eseguito misurazioni mineralogiche e metallurgiche dell’aria.
Le nostre analisi hanno dimostrato che un ingente tasso di metalli pesanti (calcio, manganese, potassio e zinco) sono presenti nelle zone adiacenti alle installazioni eoliche, proprio in direzione delle loro pale.
Abbiamo imparato sulla nostra pelle che le coincidenze non esistono e parlandone con Pippo, il nostro elettricista di fiducia, siamo arrivati a scoprire cose davvero curiose. Prima di tutto gli aerogeneratori (le eliche, per intenderci) non producono moltissima energia e spesso tale guadagno non copre l’energia impiegata per farle girare. Analizzando assieme a noi lo schema di uno di questi generatori Pippo ci ha mostrato come il motore contenuto in essi è troppo piccolo ed inadatto alla produzione energetica.
Continuando il nostro discorso con approccio incredulo l’elettricista ci ha dimostrato con una pittoresca simulazione col suo pacchetto di sigarette che pale di tali dimensioni, benché risultino lente possono arrivare a produrre venti di addirittura 20 nodi se sommate tutte assieme.
Dopo le rivelazioni scioccanti del nostro elettricista (che orgogliosamente si definisce populista), siamo riusciti a raccogliere tutte le prove necessarie alla risoluzione del caso: gli impianti eolici servono a diffondere in maniera mirata le porcherie che gli aerei ci spruzzano sulla testa. Infatti in alcune vallate grazie alla morfologia geologica e ai venti naturali i metalli pesanti sottili e le nanoparticelle faticano ad arrivare, e guarda caso è proprio nelle vicinanze di tali oasi pulite che vengono installate le pale eoliche.
Proprio come avviene per le scie chimiche, che hanno molteplici scopi, anche gli aerogeneratori (o meglio aerodiffusori) svolgono diversi ruoli, ed oltre a diffondere veleni sono strumento di geoingnegneria a terra, deviando il corso del vento o generandolo a loro volta.
Dopo giorni di monitorazioni siamo arrivati alla curiosa scoperta che le pale girano sempre nella direzione del vento e che più questo è intenso e più la rotazione è veloce. Un tale comportamento è la prova che queste eliche influenzano il vento.
Attualmente siamo impegnati in studi più approfonditi, al termine dei quali pubblicheremo tutte le tabelle con i dati raccolti, quindi continuate a seguirci per maggiori ragguagli.
Unisciti al nostro canale Telegram!
Resta aggiornato e non perderti nessuna news scientifica indipendente!
Iscriviti ora