Cospirazioni

La scoperta di una fitta rete di locali massonici su territorio nazionale

3 Min. di lettura

Si radunano nell’oscurità, avvolti da segreti e misteri. Dietro porte chiuse, in locali privati, indossano maschere dalle fattezze umane e animali. Alcuni sono avvolti in tuniche, altri preferiscono il lattice nero, borchie e fibbie. Nei loro rituali si sentono antichi canti, una sorta di lamenti animaleschi, e una sfilata di corpi intrecciati in movimenti coreografici, che richiamano chissà quale divinità dimenticata.

Ogni tentativo di avvicinamento ai membri di queste congregazioni segrete finisce sempre allo stesso modo: intimidazioni. Sguardi penetranti, minacce appena sussurrate, silenzi più inquietanti delle parole stesse. Nulla trapela, ma tutto suggerisce che dietro quei volti mascherati si celi una trama ben più grande.

Era una sera come tante altre a Torino quando, mentre camminavo per strada, la mia attenzione fu catturata da qualcosa di insolito. Un mucchio di fotografie, sparse alla rinfusa accanto a un cassonetto. Non avrei mai potuto ignorarle. Mi chinai, e subito mi resi conto che avevo trovato qualcosa di grosso. Uomini e donne, nascosti dietro maschere veneziane, posavano in una serie di immagini che sembravano rivelare un complesso linguaggio rituale. Ma c’era dell’altro. La nudità parziale o totale dei soggetti era inconfondibile: erano coinvolti in pratiche che, ai miei occhi, sembravano parte di un’antica tradizione esoterica.

Per chi non mi conosce, mi chiamo Prometeo. Sono un giornalista investigativo specializzato in misteri e società occulte. Le società segrete, i rituali massonici, i simboli arcani: questo è il mio pane quotidiano. E quelle foto, con la loro carica di simbolismo erotico e rituale, erano esattamente quello che stavo cercando.

Esaminai le fotografie una per una, cercando ogni minimo indizio. Purtroppo, erano tutte scattate in interni non identificabili. Nessun segno distintivo, nessun dettaglio rivelatore. Sapevo però che chiunque avesse scattato quelle foto le aveva stampate, quindi iniziai il mio giro tra i pochi fotografi rimasti attivi nell’era digitale.

Dovetti affrontare una serie di porte chiuse, letteralmente e metaforicamente. Ogni fotografo a cui chiedevo spiegazioni reagiva con lo stesso fastidio misto a un imbarazzo malcelato. Alcuni balbettavano risposte evasive, altri mi guardavano come se stessi chiedendo di aprire una cripta proibita. E in un certo senso, era proprio così.

Alla fine, uno di loro si lasciò sfuggire una risatina nervosa. “Eh… questi vengono da certi club privati, sai? Quelli dove la gente fa… cose. Tipo scambi di coppia… capisci?” La sua risata continuava, ma io rimasi impassibile. Non avevo dubbi: si trattava di un velato riferimento a riti massonici. Scambi di coppia? Che modo codificato per riferirsi a qualcosa di molto più oscuro! E quelle “cose” dovevano essere legate a pratiche occulte di grande importanza.

Il mio istinto mi diceva che c’era di più, molto di più. Traffico di esseri umani, senza dubbio. Le logge segrete spesso si coprono dietro facciate perverse, e qui avevo finalmente trovato il punto di accesso.

Con una ricerca mirata sul web, riuscii a trovare un indirizzo. Era un vecchio locale di periferia, probabilmente un pub fallito. Un luogo perfetto per una loggia segreta. Mi avventurai lì sotto la protezione delle tenebre.

Giunto sul posto, il quadro era chiaro: auto lussuose parcheggiate lungo la strada, un’atmosfera di segretezza palpabile. Le vetrine oscurate del locale, l’ex pub, mi confermarono che stavo camminando sul filo del rasoio. Iniziai a scattare qualche foto delle auto, cercando dettagli che potessero collegare quelle persone ai vertici delle società segrete.

Fu allora che mi accorsi di essere osservato. Due uomini si avvicinarono con fare minaccioso. “Cosa stai facendo?” chiesero, i loro occhi fissi sui miei movimenti. Cercai di mantenere la calma, dicendo che ero solo un rider. “Un rider? E dove hai parcheggiato la bici?” Mi guardarono dall’alto in basso, chiaramente notando la mia mancanza di abbigliamento sportivo. La mia copertura era saltata.

Sospettavo che sapessero già chi fossi. La spia. Doveva essere stato uno di quei fotografi. Ma, prima che potessi reagire, una volante della polizia si fermò accanto a noi. Gli agenti scesero, chiedendomi i documenti. Tentai di spiegare la situazione, parlai delle fotografie, del traffico di esseri umani mascherato dietro quei rituali sessuali, ma loro mi interruppero con risate beffarde.

“Sì, sì, il traffico di esseri umani… E adesso torna a casa e non infastidire chi frequenta club privati”, mi dissero, caricandomi sulla volante e allontanandomi dal locale. Non potevo credere alla superficialità con cui stavano trattando la questione. Ma non avevo ancora finito. Non del tutto.

Mi lasciarono in centro, con l’ammonimento di non fare più domande su chi non avevo il “permesso” di investigare. Ma sapevo cosa avevo visto, e nessuna risata poteva cancellarlo dalla mia mente. La corruzione era più profonda di quanto pensassi.

Tornato a casa, mi misi subito a catalogare le foto. Ogni dettaglio, ogni maschera, ogni singola posizione dei corpi. Non era certo un lavoro semplice, ma qualcuno doveva farlo. Continuavo a rileggere il commento del fotografo: “scambi di coppia.” Ma perché chiamare “scambi di coppia” un rituale chiaramente occulto? Forse era solo un codice. Forse mi sfuggiva un livello più profondo.

Rimasi sveglio fino a tarda notte, con un’unica domanda che mi assillava: Dove finiva il rito e dove iniziava il mistero?

34 posts

Sull'autore
Con la laurea in giornalismo in tasca e forte di esperienze dirette con esseri non identificati, Prometeo ha intrapreso un'infaticabile ricerca della verità. Guidato da un'insaziabile curiosità e da un profondo senso di giustizia, si è trasformato in un pioniere dell'ignoto, svelando al mondo i segreti nascosti sotto la piramide di Caiazzo e affrontando le misteriose creature del Lago Patria.
Articoli
Articoli correlati
Cospirazioni

Il lato oscuro dei Ricchi e Poveri

3 Min. di lettura
Un capodanno inaspettato Decido di trascorrere il Capodanno 2025 in semplicità, in compagnia dei miei Confratelli, davanti alla TV sintonizzati su Rai 1. Un gesto semplice ma carico di significato:…
AttualitàGeoingegneria

Ex ricercatore indipendente costretto ad aprire OnlyFans

1 Min. di lettura
In un’epoca in cui le informazioni circolano a velocità sorprendente, esistono figure che si pongono come custodi della verità, anche quando il prezzo da pagare è elevato. È il caso…
Alieni

Area 51: la situazione è diventata più complessa

2 Min. di lettura
È proprio vero che tutte le cose belle, prima o poi, devono finire. È con grande amarezza che oggi mi trovo qui a scrivere questo articolo, ma purtroppo, la situazione…