Dopo il nostro recente articolo su Renzi siamo stati contattati da lettori che ci chiedevano se la nostra pagina avesse preso una piega politica, o per avere consigli in vista delle imminenti elezioni amministrative e regionali in Italia. Anzitutto chiariamo che il comitato Chiave Orgonica non è affiliato con nessuna entità politica: noi ci schieriamo apertamente a favore delle persone che in Parlamento lottano contro la geoingegneria clandestina, così come non ci facciamo problemi a fare le scarpe a chiunque la supporti, di qualsiasi colore politico esso sia.
Approfittiamo dell’occasione per stilare un elenco di eroi, oggi dimenticati o ridicolizzati, che hanno portato in passato la causa delle scie chimiche nel Parlamento italiano: come potete vedere, anche tra gli schieramenti politici più insospettabili possono annidarsi persone coraggiose. Riteniamo che costoro meriterebbero ben più dello stipendio da parlamentare che ricevono o hanno ricevuto: per questo, in modo provocatorio, proponiamo per ciascuno un riconoscimento che possa dare loro la gloria di cui sono degni.
Deputato Italo Sandi, 2 aprile 2003, Democratici di Sinistra: per la prima volta la parola “chemtrails” viene nominata all’interno di un’interrogazione parlamentare.
Il Deputato distingue tra chemtrails, scie di condensazione, fuel dumping e irrorazione di pesticidi, ma l’interrogazione non ottiene risposta dal Ministro della Salute.
Ci riproverà, con lo stesso esito, assieme ad un collega pochi mesi dopo. Dopo soli 3 anni non riceve più incarichi parlamentari, ed è quindi costretto al silenzio. Per il suo coraggio, proponiamo di intitolare all’ex Deputato l’aeroporto Fiumicino di Roma, dal quale non devono più partire aerei chimici.
Deputato Severino Galante, 3 febbraio 2005, Comunisti Italiani: interrogazione parlamentare, con descrizione dei metodi di spargimento delle scie («vengono rilasciate […] da 2 o più aviogetti che seguono rotte non consuete a basse quote e che, incrociandosi, formano figure geometriche, in genere delle ics, dei triangoli o vere e proprie griglie […] sembrerebbe che le scie contengano anche cristalli di bario e forse di alluminio»). Nessuna risposta ottenuta, né dal Ministro della Difesa né dal Ministro della Salute. Per la descrizione scientifica del fenomeno proponiamo che una statua dell’ex Deputato sostituisca quella presente oggi in piazza Campo de’ Fiori a Roma.
Senatore Amedeo Ciccanti, 8 agosto 2007, UDC: nell’interrogazione parlamentare fa specifico riferimento ad alcune regioni italiane sotto pesante attacco sciaclimatico e alla pericolosità degli elementi rilasciati dagli aerei clandestini. Il Senatore interviene anche in TV alla trasmissione Rebus, e nel 2008 e 2009 da Onorevole presenterà altre interrogazioni, sfogandosi in una seduta del marzo 2011 chiedendo «Perché il Governo non risponde? Cosa deve nascondere?». I poteri forti hanno fatto in modo che Ciccanti non ricevesse nemmeno un briciolo di attenzione, tanto che nonostante il suo lungo corso parlamentare non ha nemmeno una pagina su Wikipedia. Per la sua perseveranza proponiamo che via Giuseppe Garibaldi a Roma cambi nome in via Amedeo Ciccanti.
Deputato Sandro Brandolini, 5 giugno 2008, Partito Democratico: anch’egli perseverante nel denunciare pubblicamente il problema delle scie chimiche, insisterà con altre due interrogazioni parlamentari ancora nel 2008 e nel 2009. Otterrà risposte, negative, sia dal Sottosegretario all’Ambiente che dal Ministro della Difesa, e nessuna dal Presidente del Consiglio. Il Deputato è stato mandato in pensione, e il suo nome circola (raramente) solo sulle pagine specializzate in scie chimiche. Per aver costretto i poteri forti a smascherarsi (anche se, ovviamente, negando il fenomeno) proponiamo un finanziamento pubblico affinché il regista Michael Moore diriga un film intitolato “B per Brandolini”.
Deputato Antonio Di Pietro, 17 settembre 2008, Italia dei Valori: preoccupato per la quantità di interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche presentate in Italia e all’estero chiede risposte esaustive e convincenti. Le riceverà dal Sottosegretario, che spiegherà anche il funzionamento di HAARP, naturalmente la versione del Governo statunitense. Di Pietro, all’epoca all’apice della sua carriera politica, è oggi definitivamente messo in un angolino, forse a meditare sul fatto che quell’interrogazione parlamentare era meglio non farla. Al Deputato vorremmo coraggiosamente intitolare il Palazzo di Giustizia di Milano, dove saranno un giorno processati i piloti e i meteorologi complici del genocidio clandestino.
Deputato Domenico Scilipoti, 22 febbraio 2011, Movimento di Responsabilità Nazionale: collega metalli, polimeri, silicati, virus e batteri spruzzati con le scie chimiche con l’aumento dell’incidenza della malattia di Alzheimer, l’abbassamento delle difese immunitarie e il cambiamento del pH dei terreni.
Sostiene che «le operazioni di aerosol […] finiscono per determinare […] una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione». Vittima di bullismo mediatico, accusato ingiustamente di ignoranza, voltagabbana e legami con la ‘ndrangheta, a lui vorremmo fossero dedicate le pagine dei libri di storia oggi inutilmente occupate da politici negazionisti come Degasperi o Kennedy.
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