Che il Presidente russo sia attivamente impegnato su scala globale nella lotta alla geoingegneria clandestina, si sapeva. Su questo sito abbiamo già parlato di come nel Paese di Putin non esistano scie chimiche, e che lui tenti, purtroppo senza successo, di convertire anche gli altri governi mondiali a lasciare perdere di avvelenare i loro popoli.
La lieta novella di oggi giunge da un’organizzazione indipendente russa, la Ėduard Chil’ Foundation di Leningrado, che tramite contatti con il Comitato per il Nobel norvegese è riuscita a far inserire il nome del presidente russo tra i papabili ad aggiudicarsi il Nobel per la Pace del prossimo anno. Molto importanti, e che ci toccano da vicino, sono le motivazioni per le quali la candidatura del Presidente russo è stata presentata:
Per la sua lotta non violenta contro i genocidi umani e per i suoi straordinari sforzi nel ristabilire un ambiente sano e cieli puliti
Quando abbiamo tradotto il testo dal russo siamo rimasti esterrefatti, visto che parla chiaramente di lotta contro le scie chimiche. Era ora che i suoi sforzi venissero finalmente premiati e riconosciuti in tutto il mondo in maniera adeguata! Anche se noi del Comitato Chiave Orgonica vorremmo che Putin venisse onorato del Nobel per la Pace per motivazioni di più ampio respiro: come non dimenticare la volontà di sviluppare energia pulita tramite i brevetti di Tesla? O le sue misure preventive contro l’iChip?
Ogni tanto riusciamo anche a pubblicare una buona notizia. Resta ora un’ultima domanda, e cioè se la richiesta verrà portata avanti dal Comitato per il Nobel. Nutriamo profondi dubbi, essendo tale organismo lo stesso che l’ha conferito al satanasso Obama. Attendiamo comunque fiduciosi la metà di ottobre per l’assegnazione ufficiale, sperando che le loro coscienze siano più potenti dei dollari del NWO.
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