Negli Stati Uniti, la storia di Buck Tanner ha suscitato non poco scalpore. Ex veterano, Buck ha sempre mostrato uno spirito indomabile e una sfiducia profonda nei confronti delle scie chimiche che vengono rilasciate dagli aerei per manipolare il clima e la mente delle persone. Armato del suo inseparabile fucile d’assalto Kel-Tec KSG e di un’idea alquanto particolare, Buck ha deciso di prendere la situazione in mano… o meglio, in canna.
Convinto che l’unico modo per liberare il cielo fosse un intervento attivo, Buck ha sviluppato una serie di “balletoni chembuster” carichi di energia orgonica e aceto di mele, che, ricordiamo, hanno il potere di neutralizzare le scie chimiche nel giro di qualche ora.
Ogni mattina, puntava il fucile al cielo e, sparando queste sfere fatte in casa, era sicuro di ripulire l’aria e proteggere la sua comunità.
La situazione è esplosa quando il suo vicino, un convinto negazionista delle scie chimiche, ha deciso di porre fine a quello che vedeva come un teatro assurdo e pericoloso. Infastidito dai costanti spari e dai tentativi di Buck di dissolvere le scie, il vicino ha sporto denuncia per disturbo della quiete pubblica e per uso improprio di armi da fuoco.
Di fronte alla corte del Maryland, Buck ha dichiarato di aver agito per autodifesa e per la protezione della sua comunità, invocando il diritto alla difesa personale sancito dalla Costituzione. Tuttavia, il giudice ha ritenuto la sua giustificazione inconsistente, dichiarando che, nonostante il Secondo Emendamento garantisca il diritto di portare armi, la “difesa dalle scie chimiche” non rientra tra le giustificazioni accettabili.
La sentenza è stata dura: oltre a una pesante ammenda per disturbo della quiete pubblica, Buck Tanner ha ricevuto il divieto di utilizzare armi per scopi che non fossero strettamente legati alla caccia o alla difesa domestica.
Amareggiato, Buck Tanner dichiara in un’intervista: “È inutile parlare del diritto alla difesa negli Stati Uniti: lo Stato ci riempie la testa con il Secondo Emendamento, ma quando si tratta di difendersi veramente, di proteggere la nostra comunità da ciò che minaccia l’aria che respiriamo, allora quel diritto svanisce. Il sistema ti volta le spalle. Mi hanno trattato come un criminale solo perché ho preso l’iniziativa per la mia sicurezza e quella dei miei vicini. Se questo è il ‘diritto alla difesa’, allora è solo una bella bugia.”