Non sono pochi gli animali che ingeriscono feci proprie o altrui, alcuni lo fanno per istinto ma per la maggior parte di loro costituisce una vera e propria dieta. Non sto parlando solo di insetti ma di mammiferi come conigli, lepri, i nostri amici cani e anche gli scimpanzé. E da poco, anche l’uomo.
La dieta coprofagariana nasce negli anni Duemila in Thailandia, quando il dietologo indipendente (radiatosi volontariamente dall’albo) Siam Sutthitanakul, già urinoterapeuta, studiando con tecniche sofisticate i propri escrementi si rese conto che il corpo espelle con le feci nutrimenti vitali come proteine e vitamine che vengono così perduti. Molti animali lo hanno capito, infatti per loro un “secondo passaggio” nel sistema digerente fa sì che questo abbia più tempo per scindere ciò che realmente ha bisogno da quello che lo danneggia, in primis i metalli pesanti. Perché gli esseri umani non dovrebbero fare lo stesso? Uno screening su 42 thailandesi messi a regime dietetico con feci umane ha registrato un aumento di endorfine nel sangue, un calo di massa grassa e colesterolo cattivo, e soprattutto un significativo aumento di testosterone ed estrogeni. Le persone che hanno seguito la dieta non sono poi più tornate a nutrirsi come prima, testimoniando di sentirsi rinvigorite, sempre in forma e in salute, e di vivere una vita sessuale molto più intensa e appagante.
Il professor Sutthitanakul consiglia di avvicinarsi alla dieta coprofagariana in modo graduale. La fase 1 è quella di diventare consapevoli di quello che si sta facendo, in modo da abituare la mente che mangiare la propria cacca non è nulla di disgustoso. Assimilato questo concetto si potrà poi passare alla fase 2, ovvero la raccolta dei propri escrementi, rigorosamente in una bacinella disinfettata con aceto di mele. Il modo migliore per procedere consiste poi nel frullare il raccolto, aggiungendo (se si desidera) frutta di stagione per diminuire ulteriormente odori e sapori che ancora possono sembrarci sgradevoli. Infine lasciare riposare almeno un’ora in frigorifero, e bere tutto d’un fiato. Non è necessario né consigliato nutrirsi solo di quello, un frullato al giorno toglie il medico di torno, ma ci sono già estremisti 100% coprofagariani che non hanno bisogno d’altro nella vita, assumono solo ed esclusivamente materiale biologico autoprodotto e senza consumo di suolo.
Io sto provando gradualmente a iniziare questa dieta, vi dico subito che per noi occidentali non è semplice anche perché da bambini i nostri genitori ci hanno inculcato (in buona fede) il fatto che mangiare feci non facesse bene. La fase mentale può durare anche mesi ed è necessaria molta concentrazione e molto autocontrollo. Penso tuttavia di riuscire a passare alla seconda fase (la raccolta) entro le prossime settimane. Il libro del professor Sutthitanakul è diventato un best-seller in Thailandia, e una casa editrice indipendente è pronta a pubblicarlo nei prossimi mesi anche in Italia. Pare che il noto cantautore Gianni Morandi sia già stato contattato per fare da testimonial.
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