Cospirazioni

Il lato oscuro dei Ricchi e Poveri

3 Min. di lettura

Un capodanno inaspettato

Decido di trascorrere il Capodanno 2025 in semplicità, in compagnia dei miei Confratelli, davanti alla TV sintonizzati su Rai 1. Un gesto semplice ma carico di significato: la tranquillità della famiglia, il calore del focolare, come fanno milioni di italiani. L’atmosfera era perfetta, stiamo per stappare la bottiglia di spumante, quando improvvisamente, a pochi secondi dalla mezzanotte, una voce familiare interrompe l’incanto. Angelo dei Ricchi e Poveri, con una sfrontatezza inaudita, insulta i microfonisti in un italiano volgare e sgradevole. La magia della serata viene spazzata via in un attimo. Alcuni confratelli, visibilmente scossi, si ritirarono in silenzio nella solitudine della loro camera. Io, però, Padre Rosario, non potevo ignorare quanto era appena accaduto. C’era qualcosa che non mi tornava. E così, da uomo di fede e di curiosità, decisi di indagare. Quello che ho scoperto sul conto dei Ricchi e Poveri mi ha lasciato senza parole.

Il playback, amico fedele dei Ricchi e Poveri

Il gruppo, nato nel 1967, ha regalato all’Italia alcune delle canzoni più iconiche, come Che sarà, Mamma Maria e Sarà perché ti amo. Ma è davvero tutto merito loro? Dopo aver analizzato a fondo il loro modus operandi, mi è parso chiaro che ci fosse qualcosa di strano. La loro abitudine di cantare in playback non è certo una novità, e sebbene questa fosse una pratica diffusa nei decenni passati, perché ricorrono ancora oggi a questo “trucchetto”? Le loro esibizioni dal vivo, che si trovano su YouTube, si contano praticamente sulle dita di una mano. Sono tutte molto recenti, e l’audio sembra ritoccato da una tecnologia avanzata, forse un’intelligenza artificiale a modificarle “live”. Non voglio accusarli senza prove, ma trovo curioso che un gruppo così iconico si affidi ancora a simili espedienti, come se dovessero nascondere qualcosa.

Il videoclip ufficiale di Mamma Maria. Sono imbarazzato io per loro.

Un messaggio esoterico in “Mamma Maria”?

Escludendo che si tratti di una band realizzata da un ologramma (si veda il caso Taylor Swift), era giunto il momento di passare all’analisi dei testi delle loro canzoni. Su questo mi sono fatto aiutare da Maya, nostra specialista in materia nonché mia amica profonda. Ci siamo concentrati su “Mamma Maria”. Una canzoncina semplice, facile da cantare, amata ancora oggi anche dai più piccini e cantata a pochi minuti dalla mezzanotte, il momento con gli ascolti più alti. Il ritornello recita: “Ma- ma- ma-, mamma Maria ma-, ma- ma-ma-, mamma Maria ma-, ma- ma-ma-, mamma Maria ma-, ma- ma-ma-, mamma Maria ah-ah-ah…” A prima vista, sembra solo un ritornello orecchiabile, ma se consideriamo che “Maria” può essere un riferimento alla Madonna o a un’entità femminile mistica, qualcuno potrebbe vedere qui un’invocazione esoterica. Quel “Ma – Ma – Ma” ripetuto tre volte potrebbe evocare la Trinità, ma anche essere un numero usato in rituali occulti. “Legge il destino ma nelle stelle / E poi ti dice solo cose belle” Questa “Mamma Maria” potrebbe essere una rappresentante di forze occulte che manipolano la realtà, ma il testo cerca di addolcire la pillola promettendo “cose belle” (un riferimento sessuale?).

Reggio Calabria e la magia occulta

Passiamo poi all’importante scelta da parte dei vertici Rai di trasmettere il Capodanno 2025 da Reggio Calabria, una città con profonde connessioni esoteriche. Il chioschetto di Cesare il gelataio si trova proprio alle coordinate di uno degli angoli del quadrilatero scaleno di magia rossa che collega la città con Il Cairo, Madrid e Tempio Pausania (SS). E proprio qui i poteri forti che controllano la TV pubblica hanno deciso di celebrare l’inizio del 2+0+2+5, un anno che somma a 9, un numero satanico secondo Anton LaVey, il fondatore della Chiesa di Satana. Il 9 rappresenta l’individuo e l’ego, e rappresenta il massimo numero raggiungibile prima di tornare al ciclo con lo 0. Inoltre 2025 si scompone in 52 x 34: il 3 elevato alla quarta potenza riecheggia la triade sacra, per non parlare del 5, simbolo del pentacolo, noto nella simbologia occulta.

Una “Ghost Band” al servizio dei poteri occulti?

Con queste informazioni alla mano, avevo pochi dubbi sul fatto che i Ricchi e Poveri fossero semplicemente una band creata ad hoc per veicolare messaggi subliminali occulti. Marina Occhiena, probabilmente, si è ribellata ai suoi padroni e per questo è sparita nel nulla, mentre gli altri membri, sempre più distaccati dalla realtà, continuano a esibirsi, ma solo in playback o con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Questo potrebbe essere un modo per evitare che canzoni compromettenti vengano cantate dal vivo, lasciando che siano gli italiani a cantarle senza neanche rendersene conto. Dubito che siano loro gli autori di tutto, ma penso piuttosto che siano manovrati da poteri forti ed entità massoniche. Purtroppo dopo tanti decenni di canzoni credo che lo sfogo di Angelo sia segno di una mente ormai compromessa.

Eppure, nonostante tutto, la verità rimane nascosta tra le pieghe della nostalgia e delle promesse di “cose belle”. Queste, naturalmente, sono solo le mie conclusioni. Ognuno è libero di interpretare come meglio crede. Tuttavia, non si può negare che il mistero dietro il successo dei Ricchi e Poveri sia ben più profondo di quanto appaia a prima vista e non si possa spiegare solo con l’effetto nostalgia.

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Abbandonato in fasce in un convento di suore, Padre Rosario esercita oggi il sacerdozio in un piccolo paese di montagna nel molisano. Custode di segreti clericali che ha deciso di divulgare a rischio della scomunica, sta seguendo un percorso per diventare esorcista.
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