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Approfondimento: cosa sono le onde ZWÖLF

4 Min. di lettura

Quando si parla di HAARP non si può non parlare delle onde ELF (Extreme Low Frequency) e, anche se più raramente, delle onde ULF (Ultra Low Frequency). Praticamente mai, né in ambiente pseudoaccademico né fra i blog dei colleghi complottisti, si parla di onde ZWÖLF. Queste onde, scoperte dal professor Otto von Zwölf circa 50 anni fa, stanno diventando via via sempre più presenti nell’atmosfera. Ma allora perché siamo gli unici ad avere pubblicamente il coraggio di denunciarle?

L’origine misteriosa delle onde ZWÖLF

Otto von Zwölf indica la sua scoperta

Le onde ZWÖLF furono scoperte dal professor Otto von Zwölf negli anni ’70, ma la sua storia personale è altrettanto misteriosa quanto la sua scoperta. Von Zwölf era un genio della fisica quantistica, una figura semi-leggendaria nel mondo accademico austriaco. Tuttavia, dopo aver presentato le sue prime ricerche sulle onde energetiche che avrebbero portato il suo nome, la sua vita prese una svolta inquietante. Nel 1978 il professore fu trovato morto nel suo laboratorio in circostanze misteriose (c’è chi sospetta un avvelenamento da bario, cosa molto strana visto che il professore non armeggiava elementi chimici pericolosi). Da quel momento, il suo nome venne letteralmente cancellato dai manuali accademici e dagli archivi universitari, come se non fosse mai esistito. Le persone che lo conoscevano, inclusa sua madre, iniziarono a negare la sua esistenza.

Un potenziale pericolo per l’umanità?

Le onde ZWÖLF si collocherebbero in una gamma di frequenza estremamente bassa, inferiore persino alle ULF, tanto che queste opererebbero quasi a livello molecolare e si possono insinuare praticamente ovunque. A differenza delle onde ELF, già famose per essere impiegate per la comunicazione con i sottomarini militari e utilizzate per creare aurore artificiali, le onde ZWÖLF sembrano essere uno strumento segreto in mano solo ai piani più alti di chi governa il mondo. Uno dei primi usi di queste onde sarebbe stato quello di provocare terremoti artificiali. In Italia, Sanremo sarebbe stata colpita qualche anno fa da uno di questi “esperimenti”.

Ancora prima, si sono accumulate voci che parlano di un impiego delle onde ZWÖLF in assassinii mirati, come quello perpetrato contro il professor Ticlethon. Politici scomodi, attivisti contro le scie chimiche, o chiunque rappresenti una minaccia per l’ordine mondiale potrebbe diventare un bersaglio di queste onde, capaci di provocare collassi cardiaci o incidenti inspiegabili. Tali attacchi lasciano ben poche tracce fisiche, il che rende le onde ZWÖLF ideali per operazioni segrete.

Un’arma che è come il prezzemolo

Ciò che rende le onde ZWÖLF particolarmente inquietanti è la loro incredibile versatilità. Si possono usare praticamente ovunque, e anche se il loro uso è limitato (si tratta ancora di onde sperimentali), esse vengono sempre più impiegate in combinazione con le onde ELF per potenziarne gli effetti, creando un cocktail elettromagnetico dai poteri praticamente illimitati. Secondo fonti non ufficiali, le onde ZWÖLF sarebbero state recentemente integrate negli esperimenti di HAARP e di aurore artificiali.

Le scie chimiche potrebbero essere l’elemento perfetto per rendere le onde ZWÖLF ancora più efficaci. Le particelle rilasciate nell’atmosfera verrebbero utilizzate per amplificare e dirigere queste onde verso obiettivi specifici, come masse di popolazione, aree sensibili, seggi elettorali o presidi contro le scie chimiche. Si tratterebbe, dunque, di un’arma non convenzionale, capace di scatenare cambiamenti ambientali su larga scala o persino di influenzare il comportamento umano.

Perché non se ne parla?

Nonostante il loro potenziale devastante, di onde ZWÖLF ancora non se ne parla. Che i poteri forti tacciano, il motivo è ovvio. Se gli attivisti più audaci invece non ne nominano l’esistenza, è per timore di ricevere una visita dagli uomini col borsello e fare la stessa fine del professore. Noi del Comitato abbiamo ricevuto un paio di queste visite, e vi garantiamo che si è trattato di esperienze davvero poco piacevoli.

Negli ultimi sette anni abbiamo notato che le onde ZWÖLF, da semplici armi sperimentali impiegate molto raramente, sono via via sempre più utilizzate. Noi del Comitato Chiave Orgonica possiamo vantarci di aver rotto il muro di silenzio e omertà che si celava dietro la loro esistenza, e da qui noi non torniamo più indietro. Ci aspettiamo ahimè un utilizzo sempre più intenso, ma al contempo (speriamo) una sensibilizzazione sempre maggiore delle masse.

Come proteggersi dalle onde ZWÖLF

I rimedi per proteggersi dalle onde ZWÖLF sono simili a quelli classici, devono solo essere potenziati. Le soluzioni sono semplici, a portata di mano, ma la popolazione continua a ignorarle perché ritenute ridicole. Come sempre, le buone vecchie coperture in alluminio sono la prima linea di difesa: foderare cappelli, finestre e pareti di casa può aiutare a schermare le frequenze più insidiose. L’aceto di mele, utilizzato in impacchi o bevuto diluito, è stato indicato da alcuni esperti come un potente neutralizzatore energetico delle onde, favorendo l’equilibrio elettromagnetico del corpo.

Raccomandiamo però il cristallo a diretto contatto con la pelle

Ma la difesa più potente, secondo i nostri studi, è il quarzo rosa, una vera e propria antenna naturale capace di risuonare a frequenze che disturbano le onde ZWÖLF. Perché funzioni al massimo, è fondamentale dormire con un pezzo di quarzo rosa sotto il cuscino: durante la notte, il cristallo assorbe le onde negative e le converte in energie armoniche. Di giorno, indossarlo al collo, a diretto contatto con la pelle, amplifica questo effetto creando un campo aurico personale che impedisce alle onde di penetrare. Per avere risultati ottimali, bisogna immergerlo brevemente in una soluzione di acqua e sale.

Ora che sapete tutto, vi esortiamo ad essere il più attenti possibile. È importante ricordare che le onde ZWÖLF sono ancora poco conosciute, e il loro potenziale impatto sulla salute e sull’ambiente potrebbe essere sottovalutato. Raccomandiamo la massima attenzione e prudenza nell’adozione di misure protettive e nel riconoscere i segnali di una possibile esposizione. Meglio prevenire che curare: non abbassate mai la guardia!

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Sull'autore
Nato da padre italiano e madre tedesca, Wotan inizia la sua attività da ricercatore indipendente a 23 anni, shoccato dalla vista delle prime chemtrail. Attualmente residente in terra teutonica, è traduttore professionista di testi divulgativi, nonché socio fondatore della Gesellschaft für das Erwachen der Bevölkerung (GEB).
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