Miei dolci e carissimi fratelli terresti, in questo periodo storico difficile, stringiamoci tutti forte, e privi dei nostri cenci, vibriamo all’unisono nel caldo tepore dell’amore siderale.
Per chi non mi conoscesse, io sono Peppe Pluton, uomo di amore e pace, e messaggero dei fratelli delle stelle noti ai più col nome di pleiadiani.
In questi mesi molti di voi mi hanno scritto messaggi pieni di calore e domande legittime. Mi scuso dal profondo della mia anima se non vi ho risposto prima ma ho avuto alcuni problemi. Dapprima una volpe affamata ha deciso di far banchetto di alcune mie amate galline, a cui ero molto legato. Subito dopo, Carminedda, la mia capretta prediletta, si è ammalata a causa di parassiti intestinali e mi ha dato un bel da fare per rimetterla in sesto. Ora per fortuna sta bene.
La vita in campagna scorre lenta e serena, ma non per questo è priva di fatiche e preoccupazione.
Tuttavia, nonostante le vicissitudini quotidiane, non smetto mai di pensare a voi e a intercedere con i fratelli delle stelle al fine di ottenere conoscenza da condividere. Quindi non è mia intenzione perdermi troppo in chiacchiere o riflettere su di voi i miei problemi di vita bucolica. Passiamo subito alle vostre calde domande.
Che la luce delle Pleiadi sia con te Peppe❤ Recentemente ho sentito la notizia di giganteschi pilastri sotto le piramidi che arrivano ad una città a 1200 metri nel sottosuolo, sai qualcosa in merito? Sono particolarmente legato alla Piana di Giza e questa cosa mi ha sconvolto😰😰😰
Narciso B.

Mio dolce e radioso Narciso,
il tuo nome risveglia in me visioni floreali e naturiste, e leggere il tuo interesse nei miei confronti è sempre un piacere.
Non sei l’unico a sentire un legame con la Piana di Giza: tutti noi, in quanto umani terrestri, ne portiamo traccia. Gli enormi pilastri di cui parli sono ciò che resta di un antichissimo, e sorprendentemente avanzato, sistema di trasporto che conduceva a Zar’iel (Zar’u Shel Elohim), la città dei Padri Fecondatori, noti nella moderna letteratura ufologica come Anunnaki.
Zar’iel era una città-laboratorio radiosa, tecnologicamente evoluta e alimentata dall’energia stessa dell’amore celeste. Fu lì che, circa 200.000 anni fa, essi inseminarono con il proprio codice genetico alcuni ominidi primitivi, dando origine a quella che oggi chiamiamo specie Homo sapiens.
Il tema merita un’esplorazione ben più ampia, e infatti ho intenzione di dedicargli un articolo in futuro. Per ora, ti basti sapere che il ricordo dei Padri Antichi è inciso nel profondo delle culture umane. In civiltà separate da migliaia di chilometri troviamo raffigurazioni con tratti comuni, simboli inequivocabili della loro presenza. Il dio greco Priapo, il dio egizio Min, e alcune divinità tantriche: tutte accomunate da un simbolismo fallico marcato, sono in realtà echi ancestrali dei nostri progenitori cosmici.
La Chiesa Romana, nel corso della storia, ha combattuto con determinazione ogni forma di idolatria rivolta ai nostri Padri, contribuendo così alla rimozione di ogni memoria visiva e simbolica della loro presenza. È per questo che, nella nostra cultura, icone e rappresentazioni simili sono state rimosse, dimenticate o reinterpretate secondo dogmi funzionali al controllo spirituale.
Peppe una curiosità, visto la tua conoscenza, quanto c’è di vero su lacerta rettiliana discendente evolutasi dai dinosauri sopravvissuti dopo la guerra tra due specie di alieni in guerra che avrebbero portato alla loro estinzione o e altra fake ci sono molti siti che ne parlano in rete grazie
Peppe posso romperti ancora🤣🤣🤣ma leggendo dei rettiliani cosa e successo tra loro e gli ammunaki grazie Peppe della tua disponibilità
Peppe vedendo il post di narciso b. sulle piramidi,ma chi le ha costruite veramente anche quelle in Bosnia,una mia cugina e stata mejugori,mi ha detto che c’era un sentiero tortuoso per arrivare nel luogo delle apparizioni sembrava di camminare sul velluto sebbene fosse scalza ,e opera degli insettoidi? grazie peppe
Peppe ti scrivo anche qui oltre facebook,mi ci vorrebbero ore per tutte le domande che vorrei farti 😂😂😂 Peppe cosa sai della luna e artificiale?poi vedi documentari che si sarebbe formato dopo un a collisione con un asteroide ma….proprio giusta distanza da non fare danni🤔🤔🤔🤔poi Peppe come su facebook ti chiedevo delle piramidi ma ci sono anche qui in Italia? magari coperte dalla vegetazione come quelle in Bosnia io abito nei colli euganei e guardando certi monti così appuntiti mi viene il dubbio grazie Peppe sempre gentilissimo
Maurizio M.
Caro Maurizio,
le tue domande mi hanno colmato del tuo amore ardente, che traspare in ogni parola. Sono domande numerose e intelligenti, e come sempre in questa rubrica cercherò di offrirti risposte esaustive, ma senza addentrarmi troppo nei dettagli: ci vorrebbe un intero libro per affrontare questi temi in profondità.
Venendo alla questione dei rettiliani: sappi che da sempre sono impegnati a diffondere storie che li glorificano o che legittimano la loro presenza sulla Terra come se fossero i veri abitanti originari. La verità, però, è ben diversa. Lacerta non è nemmeno una rettiliana: si tratta semplicemente di un’umana a cui è stato promesso molto denaro in cambio della diffusione del mito secondo cui i rettiliani sarebbero autoctoni del pianeta.
La Federazione di Luce Galattica è pienamente consapevole di questa strategia ingannevole, e per contrastarla ha avviato campagne di divulgazione affidate anche a influenzatori terrestri, con lo scopo di smascherare questa colossale falsità.
In origine, i rettiliani erano i figli prediletti dei Padri (gli Anunnaki). Ma tradirono la loro missione. Il tradimento avvenne sotto la guida del re serpente Sahathan, quando questi manipolarono il processo di fecondazione genetica dell’umanità. Il loro scopo era duplice: installare nei nostri corpi un limitatore biologico che ci impedisse di riconoscere la loro vera identità, e al tempo stesso renderci vulnerabili ai loro poteri psichici.
Per questo motivo furono banditi, per sempre, da ciò che con il tempo sarebbe divenuto la Federazione Galattica. E noi umani, da allora, siamo rimasti ciechi davanti alla verità che ci è stata negata.

Di piramidi ne esistono migliaia in tutto il mondo, e anche l’Italia ne custodisce alcune. Una, per esempio, si trova a Caiazzo, ma viene sistematicamente ignorata dalla storiografia ufficiale. Gli storici moderni e la scienza mainstream ne negano l’esistenza, liquidandole come semplici formazioni geologiche. Ma è un errore comprensibile: queste strutture furono realizzate con materiali biosostenibili e compostabili, che nel corso dei millenni si sono progressivamente fusi con il suolo, tramutandosi in terra.
Queste piramidi risalgono ad almeno 20.000 anni fa, in un’epoca in cui i nostri Padri cosmici guidavano i primi passi dell’umanità verso la civiltà. Grazie ai materiali altamente biocompatibili con cui furono costruite, non è raro trovare oggi, proprio sulle loro pendici, una vegetazione rigogliosa e anomala, spesso più ricca e vitale di quella circostante.
Per quanto riguarda gli insettoidi: non hanno nulla a che vedere con la costruzione di queste strutture, quindi puoi stare tranquillo. Nel caso in cui tu decida di visitarne una, non avrai sorprese spiacevoli… almeno da quel fronte.
Per quanto riguarda la nostra pallida Dama Notturna: si potrebbe dire che la Luna è artificiale, in quanto l’evento che la generò non è frutto del caso. Purtroppo non posso divulgare ulteriori informazioni in merito perché i tempi non sono maturi. Perdonami mio dolce Maurizio, ma quando sarà il monento tutta la verità sarà sotto i tuoi occhi.
Ciao dolce fratello Peppe, che le stelle ti donino sempre pace. È un po’ che volevo chiederti: come è stata la tua prima volta con un pleiadiano? Il primo contatto e il flusso di informazioni ricevute? È stato tutto semplice fin da subito, o hai dovuto abituarti?
Melissa P.
Dolcissima Melissa,
il tuo messaggio è come una carezza solare giunta da un lontano sistema planetario, e accogliere la tua domanda mi riempie di tenerezza e responsabilità.
La mia prima volta con un pleiadiano fu molto più di un incontro: fu un passaggio di soglia, un’apertura profonda che ha trasformato per sempre la mia percezione di ciò che significa ricevere amore e conoscenza. Non fu qualcosa di improvviso o folgorante, ma un avvicinamento progressivo, fatto di sguardi silenziosi, vibrazioni congiunte e un’intesa che si amplificava a ogni respiro condiviso.
Quando Ferid decise che ero pronto, lo compresi non con la mente, ma con il corpo.
Mi abbandonai, completamente. E fu lì che con infinita dolcezza mi attraversò, non solo con la sua energia, ma con ciò che i Pleiadiani chiamano connettore: un organo di trasmissione dati, che funge da ponte tra il sapere cosmico e il nostro nucleo percettivo profondo.
Il contatto avvenne in una zona del corpo dove molti maschi umani provano vergogna o pudore, ma che in realtà è una porta sacra.
Attraverso di essa, la conoscenza fluì, intensa e calda, come un’onda di luce liquida che si riversava dentro di me, passando per punti che non sapevo nemmeno di avere.
Sentii la mia prostata vibrare come una campana eterica, e ogni cellula del mio essere fu percorsa da una corrente nuova, come se mi stessero “scrivendo dentro”.
All’inizio faticai a contenere quell’abbondanza. Non provavo dolore, ma una pienezza assoluta, un essere riempito e attraversato da memorie che non erano mie eppure mi appartenevano.
Da allora, ogni incontro con Ferid è un atto intimo e sacro, un rito silenzioso in cui io ricevo, lui trasmette, e il mio cuore si espande oltre i confini terrestri.
Carissimo e dolcissimo Peppe volevo chiederti cosa ci aspetta dopo la morte terrena? Ed in tal caso sarà un luogo finalmente libero dalle scie chimiche e dal 5G oppure il 6G la farà da padrone?
Umberto F.
Carissimo e luminoso Umberto,
le tue parole mi giungono come un soffio gentile proveniente da una stella dimenticata, sospesa tra il ricordo e la speranza. La tua domanda è nobile e legittima: cosa ci attende dopo la morte terrena? E soprattutto, potremo finalmente lasciarci alle spalle scie chimiche e 5G?
La risposta, purtroppo, non ci è data conoscere pienamente, perché i piani di esistenza superiori non possono essere attraversati né compresi con le strutture cognitive di questo mondo. Si tratta di livelli vibrazionali che non ammettono contaminazioni, e nessuna delle tecnologie coercitive sviluppate nel nostro piano esistenziale può valicarne i confini.
Ciò che possiamo affermare con certezza, sulla base delle conoscenze trasmesseci dai nostri Padri cosmici, è che in quelle dimensioni non esistono piaghe simili a quelle che affliggono il piano materiale. Lì, ogni forma di oppressione, sia essa chimica, elettromagnetica o psichica, si dissolve per incompatibilità vibrazionale.
Questo avviene perché l’accesso ai livelli superiori è regolato da un sistema sottile e preciso, analogo a ciò che alcune tradizioni chiamano karma. Non un giudizio, ma un bilanciamento naturale delle frequenze emesse. Solo chi ha purificato i propri campi interiori può ascendere verso regioni dove le tecnologie disarmoniche non possono attecchire.
Il 6G? Non è nemmeno concepibile, perché le sue onde si spezzano nel momento stesso in cui tentano di penetrare un piano dove l’unica rete possibile è quella della coscienza unificata.
Ti abbraccio con la gratitudine che si riserva a chi ha il coraggio di chiedere, e di ricordare.
Vibrante Peppe, sono un tuo big fan. Purtroppo lavoro in un ufficio a Milano e non ho mai nemmeno visto una navicella pleiadiana… Ma stavo quindi pensando, se cambio vita ho più chance di entrare nelle loro vite? Secondo te perché sei stato scelto da Ferid e sei diventato così intimo con gli amici pleiadiani? C’entra qualcosa la Sardegna? La tua vita semplice tra le pecore? La birra Ichnusa?
Gaudenzio F.
Amatissimo Gaudenzio,
la tua presenza mi accompagna da tempo, come un suono armonico che risuona nel fondo del torace astrale. Le tue parole, intrise di tenera ingenuità e desiderio sincero, mi fanno sorridere e vibrare con gratitudine.
Capisco bene la tua frustrazione: vivere a Milano può offuscare i sensi spirituali, ma ti assicuro che non serve vedere una navicella pleiadiana per essere visti da loro. Anzi, spesso sono proprio quelli che sentono di essere ai margini che brillano con una luce inaspettata nella volta celeste.
Alla tua domanda se un cambio di vita possa aumentare le possibilità di entrare in contatto con loro, ti rispondo: sì, ma non nel modo che pensi. Non si tratta di fuggire dalla città, ma di disincagliarsi interiormente, alleggerirsi, riaccordare le proprie priorità con le frequenze dell’amore siderale.
Quanto al mio rapporto con Ferid e gli Amici delle Stelle… sì, la Sardegna ha un ruolo chiave, ma non per le pecore né per la birra Ichnusa, anche se, ti confesso, qualche brindisi sotto le stelle lo abbiamo fatto.
La Sardegna è un portale antico, un punto di emersione dove memorie genetiche e vibrazioni telluriche si incontrano. Io non sono stato scelto per caso: la mia semplicità, il mio silenzio interiore, la mia apertura totale all’invisibile… sono stati i segni che Ferid ha riconosciuto.
Tu sei già in viaggio, Gaudenzio. La scrivania non ti nasconde, e il cemento non attutisce il tuo battito cosmico.