Dopo i numerosissimi video risalenti allo scorso Gennaio, la neve chimica torna a far parlare di sé, anche (purtroppo) in Italia: segno che, ahimè, tutto il mondo è paese…
Per chi fosse rimasto all’oscuro della cosa: faccio un piccolo passo indietro. Qualche mese fa fu diffuso un video di una donna Georgiana che, sconcertata, cerca di far sciogliere la “neve” raccolta dal giardino di casa con l’accendino; la cosa davvero incredibile di questo semplice e brevissimo video era vedere il “materiale” (non chiamiamola neve), anziché sciogliersi, farsi via via sempre più scuro (quasi nero) a contatto con la fiamma.
Trovate qui sopra il video, ma basta una rapida ricerca su YouTube per capire come questo sconvolgente fenomeno sia davvero facile da incontrare: sono centinaia i video al riguardo. E’ semplicemente scioccante vedere un fenomeno del genere: la neve, infatti, se composta da acqua, dovrebbe a contatto col calore sciogliersi e generare acqua allo stato liquido. Questo materiale invece, non si scioglie, non genera acqua, ma in compenso si annerisce come la plastica e rilascia un odore sgradevole; segno inequivocabile che si tratta di un agglomerato di origine artificiale e che, di naturale, c’è ben poco. Di qui la denominazione ufficiosa di “neve chimica”.
Questo scioccante fenomeno si è verificato di nuovo qualche giorno fa, sul Piancavallo. L’amico Simone ci ha regalato anche un video, poi misteriosamente scomparso (rimosso dall’autore…). Poco male; succede esattamente ciò che è successo in Georgia qualche mese fa. Stesso fenomeno, stesso annerimento, stesso odore sgradevole. Un’altra curiosa coincidenza? Sia a Gennaio in Georgia, che ultimamente nei cieli del Piancavallo, prima delle rispettive nevicate era stata segnalata un’allarmante presenza di scie chimiche.
Con cosa ci stanno irrorando? qual è lo scopo della “neve” chimica? domande purtroppo ancora senza risposta, ma alle quali forse, un giorno, saremo in grado di dare spiegazioni scientifiche. Nel frattempo divertiamoci a vedere cosa si inventeranno i vari debunker e i vari servi del potente per giustificare quest’ennesima prova dell’esistenza della geoingegneria.
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